Lo scorso 4 settembre il quotidiano francese L'Equipe svelò il contenuto di una mail inviata dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai dirigenti dell'Al Hilal che avevano avanzato una faraonica offerta da 200 milioni di euro per il cartellino di Victor Osimhen. In quella occasione il presidente della squadra partenopea ancora inebriato dai festeggiamenti per lo Scudetto appena conquistato rispose alla società araba che con 200 milioni avrebbe potuto comprare solo un piede di Osimhen. E poi in un altro passaggio aveva aggiunto: "Per il prossimo anno penso che sarete in grado di offrire 500 milioni e probabilmente prenderemo in considerazione la vostra offerta, ma ripeto: forse”.
Aurelio De Laurentiis aveva evidentemente fatto male i suoi calcoli. Superata senza cessione un'estate in cui il bomber nigeriano era sulla cresta dell'onda - l'attaccante più gettonato del panorama Mondiale - è arrivata una stagione con più polemiche che gol. Non un'annata da buttare, ma sicuramente non all'altezza di quella precedente. Dato che legato all'età di un ragazzo giovane ma non più giovanissimo (classe '98, compirà 26 anni a dicembre) ha portato diversi club a valutare negativamente la possibilità di un investimento che resta comunque molto importante, da 120/130 milioni di euro solo per il cartellino.
Osimhen nel corso dell'ultima stagione è anche diventato il calciatore più pagato della Serie A. Poco prima di Natale ha concordato un ingaggio da 10 milioni di euro netti a stagione, uno stipendio che fa di lui il calciatore più pagato del campionato: non lo raggiungerà nemmeno Lautaro Martinez dopo il rinnovo dell'Inter. In quella occasione De Laurentiis gli concesse un ingaggio così importante sia per calmierare una piazza già scontenta per come stava andando la stagione, ma anche (soprattutto) per non ritrovarsi questa estate col miglior giocatore a un anno dalla scadenza del contratto. Si inserì in quell'accordo una clausola ritenuta ragionevole da entrambe le parti, ritenuta 'giusta' per arrivare a una facile cessione questa estate. Anche qui, tutti avevano fatto male i loro calcoli.
A 39 giorni dalla chiusura della sessione estiva di calciomercato, infatti, l'unico club interessato a Osimhen è il PSG. Interessato, ma non in trattativa perché il club campione di Francia, prima di affondare il colpo, deve cedere uno tra Kolo Muani e Goncalo Ramos. Un doppio investimento da oltre 150 milioni di euro a forte rischio svalutazione anche perché effettuato solo un anno fa. Per Al Khelaifi e Campos non sono cessioni semplici viste le cifre e visto il loro rendimento nell'ultima stagione. Non sono uscite che il PSG sta riuscendo a definire e questo, inevitabilmente, ha delle ripercussioni anche su Victor Osimhen, centravanti che a fine luglio pensava di aver già iniziato la sua nuova avventura e che invece si trova a Dimaro, in attesa di notizie.
C'è ancora tempo per risolvere la situazione, è il 23 luglio e c'è ancora tempo per definire questa operazione. Ma l'affare Osimhen (che avrebbe preferito la Premier) ha preso una piega che nessuno dei protagonisti sperava prendesse. Nemmeno Romelu Lukaku, calciatore che aspetta l'addio del centravanti nigeriano per tornare a lavorare con Antonio Conte. E' lui il bomber scelto per sostituire il grande protagonista del terzo Scudetto del Napoli. E' tutto programmato, ma a quando la cessione?
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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