L'Atalanta vola, sia in campionato che in Champions League, e gli ultimi sei gol rifilati allo Young Boys hanno mostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la potenza della Dea a tutta l'Europa. Una supremazia che rappresenta il risultato di un progetto partito da lontano, con il condottiero Gian Piero Gasperini sempre in prima linea e artefice, anche se chiaramente non da solo, della trasformazione di un club che aveva come obiettivo fisso quello di restare in Serie A e che adesso sogna lo scudetto. Un'idea chiara, fin da subito, fin dal 2016, quando il tecnico è arrivato sulla panchina dei nerazzurri, e scelte sempre azzeccate sul mercato, sia in entrata che in uscita. E proprio gli addii, spalmati negli anni e nelle varie finestre di mercato, sono stati spesso oggetto di discussioni, per il rendimento dei calciatori che hanno lasciato Bergamo per trasferirsi altrove. Chi ha acquistato dalla Dea, a meno di rare eccezioni, non è mai rimasto del tutto soddisfatto e la domanda che sorge spontanea è: perché chi lascia l'Atalanta non riesce a ripetersi e a fare la differenza? Impossibile dare una risposta certa, ma la sensazione è che ci siano vari fattori che hanno inciso, caso per caso.
La bacchetta magica di Gasperini
Al primo punto c'è sempre il nome di Gian Piero Gasperini. Il tecnico ha avuto il merito di trasformare tutto quello che ha toccato in oro e una volta lasciato Zingonia nessuno ha potuto chiaramente continuare a lavorare con un allenatore che, numeri alla mano, è stato in grado di far crescere tutti i giocatori che gli sono stati messi a disposizione. Sia chiaro, non stiamo dando la colpa ai vari tecnici che hanno preso in consegna i calciatori acquistati dai rispettivi club, ma la bacchetta magica che in modo figurato appartiene a Gasp è un oggetto raro e da utilizzare con cura. Per provare a spiegare il concetto proviamo a parlare di due casi opposti: Charles De Keteleare, dopo una stagione molto complicata al Milan è rinato agli ordini di Gasperini, così come Josip Ilicic, scaricato dalla Fiorentina e autore di qualcosa di irripetibile e straordinario in nerazzurro.
Pressione diversa
Analizzando il caso relativo al belga ci accorgiamo anche che la diversa pressione ha avuto un ruolo fondamentale. A Milano le aspettative erano altissime, la maglia rossonera pesa di più di quella dell'Atalanta e il tempo a disposizione per dimostrare è inferiore. Gasperini e l'Atalanta lo hanno coccolato e aspettato e alla fine il risultato è stato quello di aver preso un giocatore, l'ennesimo, in grado di fare la differenza. Ma torniamo agli addii e a chi non è riuscito a sfondare. I nomi sono tanti, a partire da Roberto Gagliardini, ceduto probabilmente al momento giusto dopo "soli" sei mesi alla grande, fino a Mattia Caldara e Andrea Conti, stoppati però entrambi anche da gravi infortuni. E poi? Il nome più importante, visti i quasi 80 milioni spesi dal Manchester United per portarlo in Premier League è quello di Rasmus Hojlund, ben lontano dall'essere un attaccante in grado di determinare e meritare, non per colpa sua, una valutazione del genere.
Cinque casi a metà
Non è comunque stato sempre un percorso del tutto negativo quello dei giocatori esplosi a Bergamo e poi ceduti dalla Dea. La prova di questa affermazione è data da cinque nomi. Il primo è quello di Franck Kessie, che ha vinto lo scudetto al Milan prima di approdare al Barcellona e poi lasciare l'Europa. Il secondo è Cristian Romero, comunque positivo al Tottenham, fino a Bryan Cristante e Gianluca Mancini, che bene o male hanno trovato la loro dimensione alla Roma. L'ultimo è invece Robin Gosens, non proprio al top all'Inter e all'Union Berlino ma tornato decisivo alla Fiorentina quest'anno. Cinque calciatori che hanno reso meno di quanto ci si potesse aspettare e di quanto avevano dimostrato con Gasperini, ma che non sono stati certo dei flop.
L'eccezione
Come spesso accade in ogni campo c'è poi sempre l'eccezione che conferma la regola e nello specifico il caso è quello di Alessandro Bastoni. I 31 milioni spesi dall'Inter dell'estate del 2017, prima di accoglierlo due anni più tardi a Milano dopo i prestiti proprio all'Atalanta e al Parma, sono stati un investimento che ha ripagato. Il difensore classe 1999 è adesso un pilastro dei campioni d'Italia grazie a una crescita continua che lo ha portato a vincere sette trofei in nerazzurro, compresi due scudetti, e a far parte, con una sola presenza, del gruppo della Nazionale italiana capace di vincere l'Europeo nel 2021.
L'ultimo e il prossimo
Infine Teun Koopmeiners e Ademola Lookman. Il centrocampista, passato alla Juventus l'estate scorsa, non è ancora sbocciato a Torino, ma è ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo. Il tempo per confermare, o migliorare, ciò che ha fatto vedere con la maglia dell'Atalanta c'è tutto e la speranza dei bianconeri è che le difficoltà avute dall'olandese finora siano dipese solo e soltanto dai problemi fisici. L'attaccante nigeriano sarà invece il prossimo addio importante in casa Atalanta. La tripletta in finale di Europa League è stata il biglietto da visita per le big, che già in estate hanno provato a strapparlo a Gasperini, mentre questa stagione, con la Champions League, sarà la vetrina definitiva. Le offerte arriveranno e saranno importanti, ma il futuro lontano da Bergamo sarà comunque un punto interrogativo, visti appunto i precedenti. Chi lo prenderà non potrà non pensarci, l'investimento sarà pesante e le valutazioni dovranno essere fatte a 360°. Ce la farà Lookman a essere la seconda eccezione? Staremo a vedere, ma la cosa certa è che comunque vada la bacchetta magica di Gasperini non si muoverà e sarà pronta a fare nuove magie per l'Atalanta e i suoi tifosi.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
Altre notizie - Altre news
Altre notizie
- 12:45 PRIMAVERA 1, 16ª giornata / La Fiorentina frena, Atalanta e Parma non ne approfittano: risultati e classifica
- 12:15 Sorpresa a Riad: Jack Bonaventura spunta nel ritiro del Bologna. L'abbraccio con Italiano: "Il numero uno"
- 12:15 Addio Maestro Perico: se ne va l'uomo che ci ha insegnato che il talento, senza sudore, è nulla
- 12:08 Calciomercato DeaIl tesoro di Zingonia fa gola alle big: l'Inter ha scelto l'erede di Dumfries, ma per strapparlo alla Dea servono 40 milioni
- 12:00 Nappi tra amarcord e presente: "Palladino sulla strada giusta, su Scamacca non ho dubbi"
- 11:58 Ultim'oraUn dolore che colpisce al cuore: lutto per Mario Pašalić, l'Atalanta si stringe al suo campione per l'addio al papà
- 11:45 Esclusiva TAPrimavera, le pagelle: Zanchi è l'ultimo ad arrendersi, Pedretti giornata no. Davanti troppa polvere bagnata
- 11:30 De Roon infinito: Palladino gli riconsegna le chiavi del centrocampo, il mito di Bellini ora trema davvero
- 11:15 Conference League / Losanna-Fiorentina, le probabili formazioni
- 11:15 ZingoniaTegola Djimsiti, allarme rosso in difesa: ora tocca a Scalvini salvare la baracca (e Palladino)
- 11:00 Addio a Eugenio Perico, Magrin: "Il mio maestro di vita, andava a Messa in taxi pur di non mancare"
- 10:45 Lele Perico apre il cuore: "Papà Eugenio, il mio esempio silenzioso. La malattia me l'ha strappato via, ma la sua lezione resta eterna"
- 10:30 Addio a Eugenio Perico, Magnocavallo: "Un giudice inflessibile, ma da allenatore fumava per la tensione"
- 10:00 Il Papu Gomez cancella l'incubo e rilancia la sfida: "Doping e solitudine mi hanno cambiato, ora voglio altri 4 anni da protagonista"
- 09:45 "Magic Box" colpisce ancora, ma stavolta dietro la scrivania: al CONI brilla la Stella d'Oro di Gianfranco Zola
- 09:45 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Non solo Comuzzo, la Dea guarda nella Capitale: spunta l'idea Ghilardi per la difesa
- 09:30 Caos Siracusa, è allarme rosso: stipendi non pagati e presidente sparito. Rischio stangata (-4)
- 09:30 Addio a Eugenio Perico, Adelio Moro: "Era come un fratello, l'ho seguito fino all'ultimo"
- 09:00 Addio a Eugenio Perico, Donadoni: "Un fratello maggiore, ridevamo ancora per quella grotta costruita insieme"
- 08:45 Coppa Intercontinentale, Safonov mostruoso: ne para 4 su 5 e il Psg gode. Luis Enrique ora ha un bel "problema" tra i pali
- 08:30 Addio a Eugenio Perico, Carmine Gentile: "Mai banale, quella volta che segnammo entrambi alla Juve..."
- 07:45 Addio a Eugenio Perico, Glenn Strömberg: "Un capitano straordinario, mi ha aiutato a capire l'Italia"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Atalanta, addio a Perico"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Un pieno di Super"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "Incentivi Champions"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Perico, il capitano che marcò Maradona"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Roba da sceicchi"
- 06:30 Probabili formazioniSupercoppa Italiana, semifinali / Napoli-Milan, le probabili formazioni
- 06:15 Notte da sceicchi e veleni: Conte cerca la vendetta, Allegri trema per Leao. In palio il primo pass per la finale
- 06:00 Lutto nel mondo nerazzurro: addio a Eugenio Perico, se ne va un pezzo di storia. Attesa per i funerali
- 00:45 Il mondo ai piedi di Parigi: Safonov è un muro, il Flamengo si inchina ai rigori ed è "Sextuple" da leggenda
- 00:30 Calciomercato DeaSirene dalla Capitale: la Lazio bussa per i gioielli della Dea, sul piatto una contropartita a sorpresa
- 00:15 ZingoniaTegola in difesa per Palladino: l'infortunio è una sentenza, il 2025 di Djimsiti finisce qui
- 00:00 Il "nuovo Hakimi" è già nostro: Palestra incanta Cagliari, l'Atalanta si gode un tesoro inestimabile
- 22:00 Addio a Eugenio Perico, il messaggio di cordoglio dell'Atalanta
- 22:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Giovanni Barsotti (DAZN): "Palladino elegante, ma ora l'Atalanta deve imparare a vincere le gare sporche"
- 18:30 Ultim'oraAtalanta in lutto, se ne va un pezzo di storia: addio a Eugenio Perico, l'uomo delle promozioni e maestro dei giovani
- 16:00 Non solo figurine - L'Album ufficiale 2025-26 è un atto d'amore: la Dea da sfogliare, un rito che unisce le generazioni
- 16:00 Esclusiva TADjimsiti Re d'Albania (e Ministro a Bergamo): il premio a un leader che non urla, ma comanda
- 14:30 Il personaggio - Dea, l'usato sicuro che non tramonta mai: Zappacosta come Alonso, il "classico" non si batte
- 14:09 Genoa-Atalanta, designazione ufficiale: un fischietto siciliano per la notte di Marassi
- 14:03 Harakiri Atalanta: il Cagliari terzultimo fa il colpo (1-0), Trepy gela Bosi. La vetta si allontana
- 14:00 Primavera 1 / Cagliari-Atalanta 1-0, il tabellino
- 13:57 DirettaRivivi PRIMAVERA 1 / CAGLIARI-ATALANTA Frana Gomme Madone, 1-0
- 12:30 ZingoniaAtalanta, la metamorfosi è servita: l'attacco raddoppia e Scamacca rinasce. Ma ora c'è il rebus Lookman
- 12:15 Dalla Padella alla Brace Treviolo, ogni giorno a pranzo e cena ti vizia a dovere
- 11:45 Lo "scippo" di Natale e il paradosso nerazzurro: l’Africa chiama, ma a pagare il conto più salato è solo la Dea
- 11:15 UfficialePrimavera 1 / Cagliari-Atalanta, le formazioni ufficiali
- 10:45 Stefano Ricci e Lega Calcio serie A svelano a Riyadh il nuovo Trophy travel case della Supercoppa Italiana
- 10:00 L’Italia U16 inciampa a Coverciano: 3-0 per il Portogallo. Pasqual: “Passivo pesante”
