L’ultimo colpo di scena di un mercato che deve ancora cominciare si chiama Paulo Dybala. Da settimane raccontiamo di un’intesa con l’Inter, dell’idea del giocatore di prendersi una rivincita con la Juve andando a indossare la maglia della rivale delle rivali, ma d’improvviso qualcosa s’è inceppato con i nerazzurri e così è arrivato il grande input del nuovo proprietario del Milan, Cardinale: prendiamolo noi.
Dybala al Milan, dunque?
Possibile, probabile, si tratta e si discute e se così dovesse essere si tratterebbe davvero di un grandissimo e inatteso ribaltone. Le possibilità a questo punto ci sono e le telefonate fra gli emissari di Dybala (non solo il procuratore Antun) e il club rossonero ci sono state e una base di discussione è stata preparata.
L’ex juventino non ha detto no a prescindere, il discorso è avviato e potrebbe concretizzarsi nelle prossime ore se si riuscirà a chiudere con un esborso economico in linea con i diktat del Milan che sono molto rigidi e non sono cambiati dopo il passaggio a Elliott a RedBird.
Per quello che si è saputo nelle ultime ore concitate, il giocatore ha detto di sì al Milan e i suoi rappresentanti stanno trattando sulla base di un triennale con opzione per il quarto anno per circa cinque milioni netti a stagione più bonus importanti.
L’offerta non si discosterebbe molto da quella dell’Inter con la differenza che il mercato dei nerazzurri è impantanato e legato a diverse cessioni, mentre ilMilan ha maggiore agilità e facilità di manovra.
Se l’operazione non è stata ancora chiusa però c’è un ostacolo non da poco che riporta alle famose commissioni per gli agenti croce di molti presidenti e ormai demonizzate da tutti. Antun, il procuratore di Dybala nonché amico di famiglia, è stato bravo a portare a zero il cartellino del giocatore, ma proprio perchè s’è svincolato, ora chiede un sostanzioso premio, un indennizzo, una commissione appunto, non da poco: dieci milioni di euro.
Quando parliamo di giocatori svincolati pensiamo che alle società costino soltanto di ingaggio e di percentuale sull’ingaggio al procuratore, ma in realtà non è così. Il parametro zero puro non esiste, tutti i procuratori chiedono ingenti somme per portare i loro giocatori quando sono proprietari del cartellino e in questo caso la richiesta non è elevatissima, ma neppure da poco: dieci milioni, appunto.
In sostanza un’operazione del genere è comunque vantaggiosa, Dybala era valutato 50 milioni, ma non da fare a cuor leggero. Fra i tre anni di ingaggio, le commissioni e l’una tantum sul cartellino, questa diventa un’operazione da una cinquantina di milioni e forse di più.
Il Milan comunque ci pensa e riflette, rilanciare Dybala dopo averlo soffiato all’Inter, ma anche alla Juventus, potrebbe essere un affare mediatico oltre che tecnico.
L’argentino inserito nei meccanismi di Pioli potrebbe essere il sottopunta ideale, potrebbe ricoprire quel ruolo che è stato prima di Chalanoglu e poi di Brahim Diaz. Nel 4-2-3-1 quel giocatore che sta dietro il centroavanti, sa inserirsi per fare assist e gol, ma ha anche gamba per aiutare il centrocampo. Ovvio pensare che uno come Dybala possa portare qualità, gol e personalità.
E l’Inter?
Marotta sembra tranquillo. Sarebbe ancora in vantaggio, probabilmente si fa forza di un accordo con il giocatore che non sappiamo se solo verbale o già sancito con carta, penna e calamaio, come si faceva una volta. Certamente l’Inter ha inserito Dybala nei suoi piani di rafforzamento, ma c’era prima la necessità di chiudere Lukaku per le normative fiscali che scadono il trenta giugno. Qualcuno dice che in realtà, invece, l’Inter potrebbe anche avere dei dubbi a investire così tanto avendo già in attacco gente come Lautaro, Lukaku e ancora Correa, Dzeko e Sanchez. Probabilmente anche questi tre sono un freno all’accordo con Dybala con il quale si discuteva sull’ingaggio e sui tempi dell’accordo.
Fino a quando Marotta non sarà riuscito a vendere questi tre o almeno due dei tre, sarebbe impossibile ottenere l’ok per l’affare Dybala. L’amministratore delegato dell’Inter ha appena chiuso uno dei suoi capolavori. Riprendere Lukaku un anno dopo a circa dieci milioni (in soldoni) dopo averlo venduto un anno fa a circa cento milioni (ancora in soldoni) è roba da fantascienza. Ora lo aspetta un tesoretto che dovrebbe arrivare da queste due-tre cessioni, per poi investire su Dybala.
Sarà ancora libero?
Questo è il grande interrogativo, il Milan potrebbe affondare nel week end e mettere in pratica il Grande Scippo.
Il mercato dell’Inter, comunque, prevede altre uscite. Skriniar porterà una settantina di milioni del Psg con grande gioia del bilancio, potrebbe uscire anche De Vrij perchè l’idea è quella di mettere in campo un terzetto composto da Milenkovic, Bremer e Bastoni. Ma non è facile, sul serbo la Fiorentina fa resistenza e spara molto alto.
E la Juve?
Le difficoltà sono evidenti. Ieri sera radiomercato raccontava di una dirigenza bianconera molto seccata con Di Maria che avrebbe fatto capire di voler aspettare il Barcellona. A questo punto Agnelli avrebbe detto basta e in attesa di conferme la pista Di Maria dovrebbe essere stata abbandonata. Era ora.
Al suo posto le strade portano a un pallino di qualche anno fa chiamato Domenico Berardi, il miglior esterno del nostro campionato, ma anche all’amore di sempre chiamato Zaniolo. Operazioni costose, più facile trattare con il Sassuolo visto che Berardi ha chiesto di andar via.
In attesa del sì definitivo di Pogba in arrivo a giorni, c’è un altro cavallo di ritorno in quanto a idee del passato: Paredes.
Allegri vorrebbe dargli le chiavi del centrocampo e il Psg è disponibile a trattare dopo che il giocatore ha dato il suo ok. Si può fare.
Quasi impossibile, invece, portare Koulibaly a Torino. Come vi avevamo anticipato diverso tempo fa, il difensore del Napoli non vuole andare alla Juve, la rivale delle rivali, per rispetto della tifoseria napoletana. L’ha detto da due mesi e ribadito a De Laurentiis in settimana
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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