Era la fine di marzo quando Claudio Ranieri, con la consueta eleganza che lo contraddistingue, rispedì al mittente ogni ipotesi di vedere Gian Piero Gasperini sulla panchina della Roma. “Non sarà lui il prossimo tecnico”, disse il decano di Testaccio. Un’affermazione chiara, che però oggi, due mesi più tardi, appare incredibilmente lontana da ciò che si sta delineando dietro le quinte.

L’INCONTRO DECISIVO - La svolta è arrivata quasi in incognito. Il 29 maggio scorso, un treno ha portato Ranieri e il ds romanista Florent Ghisolfi a Firenze. Obiettivo: un pranzo lontano dagli sguardi indiscreti, ma non abbastanza per sfuggire completamente al radar mediatico. A tavola con loro, sorprendentemente, proprio Gasperini. Un incontro che assume l’aspetto di una vera e propria trattativa: niente firme, certo, ma una serie di elementi concreti messi sul piatto per verificare la compatibilità delle ambizioni reciproche.

L’OMBRA DI FABREGAS E LE MOSSE DEI FRIEDKIN - Eppure fino a poche settimane prima l’ambiente giallorosso pareva orientato altrove. Le voci sul possibile arrivo di Cesc Fabregas sulla panchina romanista avevano creato fermento. Qualcuno giura che i Friedkin abbiano avuto persino una lunga videochiamata con lo spagnolo, ipotizzando un coinvolgimento diretto anche di Daniele De Rossi nel progetto tecnico. Poi però qualcosa si è fermato: troppo presto o forse troppo rischioso puntare su un debuttante di lusso in un momento così delicato?

LA RICUCITURA DI RANIERI - Nello stesso periodo, Gasperini aveva appena chiuso una stagione intensa con l’Atalanta, aprendo però a una nuova sfida che fino a quel momento aveva negato con forza. Così, la Roma ha deciso di rilanciare: ancora una volta è stato Ranieri l’uomo chiave, il garante perfetto per aprire un dialogo costruttivo, forte del suo rapporto speciale con l’ambiente giallorosso. “La Roma ha bisogno di certezze”, avrebbe confidato Ranieri a Gasperini, convinto che il tecnico piemontese sia l’uomo giusto per ripartire.

ARGOMENTI SUL TAVOLO - Durante il pranzo fiorentino, Ghisolfi ha illustrato le idee della società, mentre Gasperini ha ascoltato e posto domande mirate: dalla libertà gestionale al mercato, dai profili tecnici all’ambiente romano, notoriamente esigente. È stata una vera e propria prova di intesa, che ad oggi sembra poter diventare qualcosa di più solido rispetto a una semplice chiacchierata informale.

ROMA, SCELTE NEL SILENZIO - Nella capitale, d’altra parte, certe cose avvengono così: in silenzio, dietro le quinte, spesso mentre vengono pubblicamente negate. E proprio questo rende il possibile matrimonio tra Gasperini e la Roma credibile: quando meno te l’aspetti, a Trigoria si muovono.

Ora non resta che attendere il verdetto definitivo del campo e dei fatti. Ma quel pranzo a Firenze sembra proprio il primo capitolo di una nuova storia che potrebbe incendiare l’estate giallorossa.

Sezione: Calciomercato / Data: Ven 30 maggio 2025 alle 09:46
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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