Otto gol in campionato, nove in stagione. Se dovessimo fare una classifica dei giocatori più sottovalutati del campionato, Robin Gosens correrebbe per il primo posto. Approdato all’Atalanta per un milione di euro, è una delle armi tattiche più efficaci a disposizione di Gian Piero Gasperini. Non a caso, la Dea ha investito soprattutto per Maehle, un potenziale ricambio di Hateboer: a sinistra, gli orobici sono più che coperti dal turbo del tedesco. Per il quale, negli ultimi tempi, si è mosso il Manchester City. La grande d’Inghilterra per eccellenza, mentre le big italiane latitano e stanno alla finestra.
Gosens-Zinchenko, numeri a confronto. Nello scacchiere tattico di Guardiola, che punta sempre a rinforzare l’anello debole e sulle fasce movimenta spesso il mercato, Gosens andrebbe a prendere il posto dell’ucraino, destinato a partire a fine stagione. Grazie ai dati di Comparisonator, abbiamo messo a confronto i due. Complici i diversi sistemi di gioco e i diversi compiti dei due esterni in essi, i numeri offensivi di Gosens sono praticamente tutti superiori. A parte gol e assist (troppo facile, con Zinchenko fermo a zero), Gosens regala più assist che portano al tiro (1,84 a gara contro 0,56) come anche più tiri (1,84 a 0,56), il quintuplo dei dribbling (2,24 a 0,46) e più azioni d’attacco (in media, 8 a gara contro 2,7). Del resto, Gosens a Bergamo è un attaccante aggiunto. Mentre Zinchenko gioca in un contesto tattico molto diverso: infatti effettua più passaggi (78,75 in media a gara contro 45,29) e ne riceve molti di più. A oggi, il paragone è molto complicato anche a livello difensivo (sostanziale equilibrio, Gosens difende meglio, Zinchenko ragiona più da centrocampista aggiunto), ma sul dato individuale il tedesco dell’Atalanta brilla anche per i duelli: che siano aerei (1,72 a 1,67 vinti a gara) o difensivi (4,2 a 3,53) il confronto premia sempre Gosens. Più offensivo dell’ucraino, ma anche più solido. Meno abituato, semmai a giocare alla manovra. E qui possiamo analizzare anche altri dati.
Un Cancelo a sinistra? Oggi, il portoghese ex Inter e Juventus è senza dubbi l’esperimento tattico più interessante di Guardiola. Nel City, Cancelo fa un po’ tutto: il laterale, sia a destra che a sinistra, ma anche e soprattutto il centrocampista. Spesso è una delle principali fonti di gioco della squadra. A guardare indietro la sua carriera di qualche anno, non era un approdo scontato: sia in nerazzurro che in bianconero, era già un calciatore associativo e forte a livello tecnico, ma soprattutto un esterno di spinta. Un po’ come Gosens, fatte le dovute differenze (Cancelo, per esempio, non ha mai segnato così tanto, ma è arrivato al City più giovane di quanto non farebbe il tedesco). Un’evoluzione di questo tipo, in sostanza, non è impossibile. E su alcuni fondamentali Gosens è già a buon punto: per esempio, con Gasp ha imparato ad attaccare molto più di quanto non facesse all’inizio (e i numeri non sono lontani: 3,33 azioni di attacco riuscite in media per Gosens, 4,29 per Cancelo). Sugli xG, per esempio, vince il giocatore dell’Atalanta (0,34 in media a gara contro 0,08). Il passo in avanti più netto, in questo caso, è quello legato ai passaggi: come Zinchenko, anche Cancelo passa in media molto più di Gosens (quasi 70 passaggi a gara contro 45,29) e ha un repertorio a oggi molto più vario (per esempio sui passaggi lunghi o sui filtranti). È uno sviluppo, che la carriera di Gosens può prendere. E il City si metterebbe in casa un’arma tattica in più, che alla capacità di attaccare sa già unire una maggiore coriaceità in fase difensiva. Mentre le italiane stanno a guardare.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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