Se il buongiorno si vedesse dal mattino, allora sarebbe lecito sognare in grande. L’Atalanta ha tutto il diritto di poter pensare di fare una stagione strepitosa nella prossima annata. E non solo in Campionato o in Coppa Italia. Bensì anche in quella competizione che da sempre affascina i tifosi di tutta Europa: la Champions League. Si badi bene, la nuova Champions, con la rinnovata formula della fase “a campionato”, con tutte le squadre coinvolte che daranno vita a 8 partite dalle quali uscirà una classifica finale. Le prime 8 saranno direttamente qualificate alla fase a eliminazione diretta, mentre i club dalla nona alla 24esima posizione giocheranno dei playoff per rimanere in lizza nella competizione. Le ultime 8, infine, torneranno a casa. Ma i bergamaschi hanno tutte le carte in regola per poter andare il più lontano possibile, chissà puntando almeno a raggiungere quella semifinale scappata all’ultimo respiro contro il PSG qualche stagione fa.
L'Atalanta può puntare a vincere la nuova Champions?
La domanda, quindi, è lecita: possono i campioni in carica dell’Europa League alzare l’asticella puntando alla Coppa dalle Grandi Orecchie? La risposta la vedremo passo passo nelle prossime righe, a partire dalle quotazioni sulla Dea degli esperti che si possono scoprire qui grazie a un elenco dei nuovi siti scommesse più interessanti. Ebbene, i nerazzurri di Gasperini sono bancati mediamente tra i 33 ei 50 percentili, il che significa essere molto lontani dalle più ben quotate Manchester City e Real Madrid, ma anche dall’Italiana considerata la meglio messa in vista della Champions League 2024/2025: l’Inter di Simone Inzaghi (quota media 15). Quindi, se dovessimo rispondere solamente guardando al pensiero dei bookie, la risposta tenderebbe verso il no. In realtà, le cose stanno in maniera leggermente diversa, anche perché mancano ancora i sorteggi del 29 agosto, che ci diranno con chi si sfideranno i bergamaschi. Certo, Scamacca e compagni non saranno i favoritissimi, ma potrebbero regalare davvero qualche sorpresa, divenendo l’underdog numero 1 della nuova Champions.
La rosa è all’altezza dell’impegno
Partiamo dall’analisi della rosa a disposizione, fino a oggi, di Gian Piero Gasperini. Questa è stata già ampiamente puntellata dalla società di Percassi, se si pensa che sono arrivati a Bergamo due giocatori del calibro di Nicolò Zaniolo, preso dal Galatasaray, e Godfrey, difensore dell’Everton. In più è stato ufficializzato il riscatto di De Ketelaere dal Milan. Il belga è stato una delle migliori sorprese dello scorso campionato dopo la negativa parentesi trascorsa a Milano sponda rossonera. Inoltre, dai prestiti sono tornati giocatori di ottima qualità come Cambiaghi, Okoli e Piccoli. Chissà che Gasperini non decida, a questo punto, di tenerli in squadra per la prossima stagione.
Le due cessioni, invece, sono state quelle di Holm e Palomino: per il primo è scaduto il prestito secco dallo Spezia, mentre per il secondo si è esaurito il contratto con la Dea. Attenzione al capitolo Koopmeiners, con i bergamaschi ancora in trattativa con la Juventus per la cessione a titolo definitivo per una cifra intorno ai 70 milioni di euro. Quindi, la rosa è di ottima qualità, con innesti mirati a portare ancora più brio ed esperienza al già incredibile gioco di Gasperini.
L’arma in più si chiama Gasperini
Ovviamente l’altra arma in più per provare ad affondare il colpo anche in Champions League è proprio l’allenatore. Gasperini, infatti, ha dalla sua un modo di far giocare le squadre ampiamente dinamico, dovuto a una preparazione atletica di straordinaria qualità e intensità. I giocatori non mollano mai un pressing asfissiante e ripartenze veloci, fatte di gamba e verticalizzazioni improvvise. Le abilità dei singoli completano un’armonia di manovra quasi ipnotica per diverse squadre. Il marchio di fabbrica è, quindi, il dominio del gioco su ogni fronte.
Ne hanno fatto le spese squadre del calibro di Liverpool, Marsiglia e dell’invincibile Bayer Leverkusen della scorsa stagione. In più, Gasp ha guadagnato l’abilità di saper affrontare e vincere una finale europea, cosa mai accaduta prima nella storia atalantina e del tecnico stesso. Elementi che fanno pensare che la Dea potrà fare davvero un cammino più che interessante nella prossima Champions League, puntando almeno ai quarti di finale, se non più in là, scongiuri facendo.
Come giocherebbe a oggi l’Atalanta
Per concludere, andiamo a vedere quale potrebbe essere la formazione tipo dell’Atalanta al netto del fatto che mancano ancora due mesi intensi di trattative di calciomercato, con la situazione Koopmeiners che potrebbe stapparsi da un momento all’altro, dando vita ad altre entrate in casa bergamasca. Il modulo è il 3-4-2-1 canonico, con Carnesecchi in porta e la linea difensiva composta da Toloi, Scalvini e Kolasinac. A centrocampo, affiancherebbero le mezzali Koopmeiners-De Roon le due ali Zappacosta e Ruggeri. Dietro la punta Scamacca, invece, agirebbero Lookman e Zaniolo. Insomma, una gran bella squadra da presentare in Champions League.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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