Come all’andata, il match contro il Lecce rappresentava un’insidia pericolosa, ponendosi in calendario proprio nel bel mezzo di due big match (Napoli ed Inter all’andata, Lazio e Milan al ritorno). L’approccio alla partita è stato il medesimo, con la squadra salentina subito combattiva ed un’Atalanta addormentata, che non si è svegliata nemmeno dopo lo schiaffone subito al quarto minuto, con la rete di Ceesay.

L’errore evidente di Musso ha indirizzato il match, con la squadra nerazzurra quasi mai capace di impensierire veramente il portiere avversario (nel primo tempo solo una conclusione di Maehle). Nel secondo tempo, attaccando sotto la curva Nord, ci si aspettava una Dea totalmente diversa, anche confidando in un calo della compagine salentina, invece il canovaccio del match è andato avanti nella medesima maniera, qualche occasione sporadica ma nessuna palla gol concreta.

Il 2-0 subito nell’unico corner concesso agli avversari, ha fatto intendere che la giornata fosse segnata in negativo. Il finale, infatti, è stato rianimato solamente da una rete fortunosa del solito Hojlund e proprio in conclusione di match, mentre il subentrato Muriel ha avuto l’occasione di riacciuffare la parità, purtroppo però il grande intervento del portiere avversario Falcone ne ha impedito il concretizzarsi.

È chiaro come balzi all’occhio il crollo della qualità prestazionale rispetto al match di Roma e forse si è sottovalutato il rischio dell’incontro, cosa francamente inaccettabile per una squadra in corsa per la prossima Champions League e senza che abbia avuto impegni infrasettimanali.

In tutte le partite giocate in questo 2023, si ha la netta sensazione che se alla squadra di Gasperini capita di sbagliare l’approccio, non abbia in alcun modo la possibilità di uscire vincente dalla gare. Questo anche perché dalla panchina non pervengono gli aiuti sperati.

Guardando speranzosi al futuro, è chiaro che la partita in casa dei Campioni d’Italia del Milan si preparerà da sé e quindi l’atteggiamento sará sicuramente ben diverso rispetto a ieri, oltre al ritorno di elementi chiave dello scacchiere nerazzurro, come De Roon e Scalvini.

In vista dell’intero campionato comunque, ci sarà da trovare continuità di rendimento. Alcuni elementi appaiono in calo drastico. L’emblema potrebbe esser rappresentato dalla prestazione di Boga, chiesto a gran voce dal pubblico bergamasco dopo il suo accantonamento e tornato purtroppo nella sua versione 2022, evanescente e senza quella leadership qualitativa che ne compete al suo ruolo da trequartista.

Sezione: Copertina / Data: Mer 22 febbraio 2023 alle 06:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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