Lazar Samardzic è uno di quei talenti così limpidi da diventare facilmente un paradosso: più brilla, più è evidente quando si spegne. E negli ultimi mesi, sfortunatamente per Gasperini e l’Atalanta, quel bagliore sembra diventato fioco, quasi impercettibile. È tempo di capire perché e, soprattutto, come riaccendere la sua scintilla.
Per tutta la prima metà della stagione Samardzic è stato l’asso nella manica, la variabile impazzita capace di entrare e scompaginare le partite. Era il simbolo di un’Atalanta spensierata e imprevedibile, la conferma che il talento non ha bisogno di grandi minutaggi per esprimersi, ma solo di fiducia e spazio per osare. Poi, improvvisamente, qualcosa si è inceppato.
La statistica, crudele quanto impietosa, mostra che il suo 2025 è ancora fermo ai box: nessun gol, nessun assist. Un’ombra sbiadita del giocatore che aveva impressionato tutti per tecnica, personalità e capacità di incidere subito dopo aver varcato la linea laterale. Numeri alla mano, nelle ultime sette partite di Serie A, Samardzic non è stato in grado di produrre più di un passaggio chiave, e le sue azioni che portano al tiro sono drasticamente diminuite.
Non è solo un problema di numeri, ma anche di atteggiamento in campo. Quel giovane serbo dal piede educatissimo, che faceva vibrare il Gewiss Stadium a ogni pallone toccato, oggi sembra indeciso, quasi frenato. L’impressione è che il talento e la volontà ci siano, ma qualcosa stia tenendo Lazar lontano dal vero sé.
Probabilmente l’aspettativa, forse l’impazienza. Ma nel calcio, come nella vita, la differenza la fa chi sa trasformare la pressione in opportunità. Ecco perché il ragazzo di Berlino deve ritrovare il coraggio delle giocate decisive, l’irriverenza agonistica che aveva incantato Bergamo, e spingere nuovamente Gasperini a considerarlo indispensabile.
Perché questa Atalanta, fiaccata e sfiduciata dal calo di rendimento generale, ha disperatamente bisogno di lui. Contro il Bologna, squadra che ha già visto Samardzic firmare un gol cruciale, il giovane talento avrà forse l’occasione più importante del suo 2025: riaccendere la fiamma nerazzurra e rilanciare sé stesso verso il ruolo di protagonista che gli appartiene per diritto di classe e potenziale.
Se l’Atalanta vuole davvero conquistare la Champions, Lazar deve tornare a credere nelle proprie capacità e nel suo ruolo di uomo decisivo, sfidando quella sorte che sembra essersi improvvisamente dimenticata di lui. La Dea lo aspetta, consapevole che senza la fantasia di Samardzic ogni traguardo rischia di allontanarsi pericolosamente.
Non è più il momento di aspettare: Lazar deve tornare ad essere Samardzic. Quello vero. Quello che accende i riflettori, non quello che resta in ombra. È ora di tornare in scena.
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