Non c'è stata storia, fra Italia e Armenia. Gli azzurri distruggono gli avversari a Palermo, complice anche una retroguardia rossa un po' troppo svagata e alta con il baricentro, che dà spazio a Zaniolo e Immobile di sfruttare le loro migliori caratteristiche. Nel secondo tempo Mancini dà spazio a Orsolini, Meret e Izzo.

ROBERTO MANCINI 9 - Non si fanno nove gol a caso. Ha ragione, neppure con l'Armenia, sicuramente una delle squadre che ha dimostrato qualcosa in queste qualificazioni, vincendo contro Bosnia e Grecia e dando del filo da torcere all'Italia di Mancini a Erevan. Decide di non stravolgere per pescare la decima vittoria consecutiva nelle qualificazioni - record - e l'undicesima in totale. Ora, sulla strada dell'Europeo, servono due squadre forti per capire a che punto è la notte azzurra. E se saranno magiche a giugno.

ABRAHAM KASHMANYAN 3 - Cerca un altro modulo per la sua Armenia, direi che non riesce a dare un'idea di gioco senza Mkhytarian. La sua linea difensiva a cinque è troppo alta, dando molto spazio sia a Zaniolo che a Immobile. Troppo facile per gli azzurri entrare - da tutte le parti - e il centrocampo è costantemente inferiore.

Sezione: Il Pagellone / Data: Lun 18 novembre 2019 alle 23:40 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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