Juan Cuadrado, oggi punto di riferimento del Pisa, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport raccontando alcuni passaggi chiave della sua lunga carriera. Tra i ricordi più vividi, l’ex Atalanta ha voluto sottolineare l’impatto di Gian Piero Gasperini, tecnico che lo aveva guidato nei primi anni in Italia. Una parentesi che il colombiano ha voluto accostare a un altro maestro di calcio, Antonio Conte.

IL PARAGONE – Nelle sue parole emerge una linea comune tra due dei tecnici più carismatici della Serie A. «Sia Conte che Gasperini avevano un approccio simile: pretendevano tanto durante gli allenamenti, spingevano al massimo ogni giorno. Con loro le sedute erano di una durezza incredibile, ma grazie a quel lavoro arrivavi alla partita e correvi più degli altri», ha raccontato Cuadrado, rivivendo il filo conduttore che ha unito due esperienze molto diverse.

IL SEGNO DI BERGAMO – A Bergamo Cuadrado ha mosso i primi passi significativi nel calcio italiano, trovando in Gasperini un tecnico capace di trasmettere intensità e disciplina. Concetti che poi ha ritrovato anni dopo con Conte, in un contesto di lotta per lo scudetto. «Il ricordo più forte di Conte? Gli allenamenti: tre parole per descriverli? Duri, duri, duri. E la stessa sensazione l’avevo già provata con Gasperini».

La carriera di Cuadrado racconta quanto la formazione passi non solo attraverso le partite, ma soprattutto attraverso la quotidianità del lavoro. Gasperini e Conte, due figure diversissime ma accomunate dall’ossessione per l’intensità, hanno lasciato un segno profondo nel colombiano. Un segno che oggi, a Pisa, Cuadrado porta con sé come eredità preziosa, convinto che la vera forza di un calciatore nasca sempre dalla fatica degli allenamenti.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Ven 12 settembre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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