Alla vigilia di Marsiglia–Atalanta, quarta giornata della fase a gironi di Champions League, Ivan Juric si presenta in sala stampa del Velodrome con la calma e la convinzione di chi conosce bene il proprio gruppo. L’allenatore croato respinge ogni allarmismo dopo la sconfitta di Udine e guarda con fiducia alla sfida contro la squadra di Roberto De Zerbi, avversario stimato e temuto per il suo calcio coraggioso. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, ripartire da una partita così importante e in uno stadio come il Velodrome è più uno stimolo o un motivo di preoccupazione dopo la sconfitta di Udine?
«Non parlo mai di preoccupazione. Ogni partita ha la sua storia. È vero che a Udine abbiamo sbagliato completamente prestazione, ma guardando con lucidità ai tre mesi precedenti, la squadra ha fatto 10-12 gare di altissimo livello. Siamo qui per riprenderci subito e per dimostrare che l’Atalanta è quella vista contro Lazio, Milan e in Europa: una squadra che gioca bene e crea tanto. È una grande opportunità».
Cosa si aspetta dal Marsiglia e come lo avete studiato?
«È un avversario diverso rispetto a quello affrontato in Europa League nel 2024. Con De Zerbi è una squadra completamente nuova, con giocatori diversi e un modo di giocare molto differente. Roberto ha portato qualità, velocità e idee. Mi aspetto una partita ad alta intensità, in uno stadio caldo e pieno, ma anche per questo sarà una grande sfida da vivere».
Si è parlato di “riscatto” dopo Udine. È la parola d’ordine anche per domani?
«No, non direi. Il termine riscatto lo userei per situazioni molto più gravi. Noi veniamo da tante prestazioni eccellenti e una negativa può capitare. Non serve fare drammi: si guarda avanti e si gioca la prossima con la solita mentalità. L’unico obiettivo è fare bene, come abbiamo sempre fatto».
Come ha ritrovato la squadra in questi giorni?
«Bene. A Udine non mi era piaciuta né per intensità né per atteggiamento, ma so che capita dopo tante partite giocate con grande dispendio fisico e mentale. Ho visto i ragazzi reagire subito, allenarsi con voglia e concentrazione. Domani voglio rivedere un’Atalanta aggressiva, compatta, che giochi con entusiasmo e identità».
Si è parlato molto della presenza dei giovani Anor e Bernasconi. Può schierarli anche in un contesto caldo come il Velodrome?
«Sì, sono molto soddisfatto di loro. All’inizio nessuno puntava troppo su questi due ragazzi, ma hanno lavorato con serietà e stanno dimostrando di poterci stare. Crescono partita dopo partita e potrebbero essere entrambi titolari. Sono contento che l’Atalanta stia trovando in casa nuovi giocatori affidabili».
Domani sarà una partita chiave per il girone?
«Sicuramente una tappa importante, anche se non decisiva. In Champions ogni punto conta e dobbiamo provare a portarne a casa il più possibile. Servirà una gara intelligente, equilibrata e coraggiosa».
In Italia qualcuno sostiene che la sua Atalanta non rispecchi ancora pienamente il “vero Juric”. Cosa risponde a queste voci?
«Non sono d’accordo. Penso che la squadra abbia giocato proprio come voglio io: aggressiva, coraggiosa, capace di creare tanto e concedere poco. Basta guardare i numeri. Solo a Udine non siamo stati noi stessi, ma per il resto sono molto soddisfatto. È chiaro: nel calcio contano i punti, e se non vinci sembra tutto negativo, ma la verità è che la squadra sta crescendo bene».
C’è curiosità attorno al suo rapporto con De Zerbi e con il presidente Longoria, che l’ha corteggiata in passato. Che cosa ci può dire?
«Con Longoria ci conosciamo da tempo, abbiamo parlato anni fa, è un grande dirigente. Con Roberto, invece, c’è stima reciproca: è di Brescia, quindi sente molto questa partita (ride, ndr). È un allenatore che stimo: ha fatto grandi esperienze all’estero e sta continuando a migliorare».
Può contare su Kolasinac per domani?
«Lo porto con noi perché è un ragazzo straordinario e dà tanto anche fuori dal campo. Non è ancora al 100%, ma ogni allenamento è un passo avanti. In queste due settimane avrà modo di recuperare pienamente: poi rivedremo il vero Kolasinac».
Determinato, sereno e lucido, Ivan Juric chiude la conferenza con il consueto equilibrio. «Abbiamo sbagliato una partita, ma questo non cambia ciò che siamo. L’Atalanta gioca bene, ha identità e spirito. Al Velodrome serviranno concentrazione e qualità, ma sono sicuro che faremo una grande gara».
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