Il campionato italiano entra ufficialmente nella stagione dei cambi in panchina. Con l’esonero di Stefano Pioli dalla Fiorentina, la Serie A registra il terzo avvicendamento in appena nove giorni, una statistica che la pone al secondo posto tra i tornei europei più instabili, dietro soltanto alla Premier League.

IL CASO ITALIANO – Il primo scossone era arrivato con l’esonero di Igor Tudor dalla Juventus, sostituito da Luciano Spalletti con il supporto temporaneo di Massimo Brambilla. Poi, pochi giorni dopo, le dimissioni a sorpresa di Patrick Vieira dal Genoa. Ora, la decisione della Fiorentina di separarsi da Pioli completa un trittico che racconta bene l’inquietudine del calcio italiano: risultati deludenti, aspettative altissime e società sempre meno disposte ad aspettare.

EUROPA A CONFRONTO – L’Italia, però, non è sola in questo vortice. In Premier League si contano già quattro avvicendamenti: un record stagionale, con l’incredibile caso di Nuno Espirito Santo che figura sia tra gli esonerati (dal Nottingham Forest) che tra i subentranti (al West Ham). Un giro di panchine degno del calciomercato di gennaio.

BUNDESLIGA, SORPRESE E PRECIPITAZIONI – In Germania il primo a pagare è stato Erik ten Hag, esonerato dopo appena due giornate: una decisione lampo che ha lasciato il segno. È durato di più, forse troppo, Gerardo Seoane al Borussia Mönchengladbach, che non vinceva una partita da marzo e ha infine lasciato l’incarico dopo mesi di agonia sportiva.

LIGUE 1, IL CASO HUTTER – Anche in Francia non sono mancati i colpi di scena. Adi Hütter è stato sollevato dalla panchina del Monaco nonostante avesse riportato il club in Champions League: un licenziamento che ha stupito persino l’ambiente monegasco. Al suo posto è arrivato Sébastien Pocognoli, il tecnico che l’anno scorso ha scritto la storia vincendo il titolo belga con l’Union Saint-Gilloise dopo novant’anni d’attesa.

LALIGA, IL RITORNO DI CARRION – In Spagna, l’unico cambio finora riguarda l’Oviedo, tornato nella Liga dopo ventiquattro anni e determinato a restarci. Gli asturiani hanno esonerato Paunovic e richiamato Luis Carrión, già in carica tra settembre 2023 e giugno 2024.

Il filo comune è uno solo: la panchina è tornata a essere il punto più instabile del calcio europeo. E se la Serie A, in termini di tradizione, era sempre stata la patria della pazienza, oggi sembra aver sposato la frenesia globale.

Guardiamo nel dettaglio i maggiori campionati:

BUNDESLIGA

BAYER LEVERKUSEN
1 settembre, esonerato Erik ten Hag
8 settembre, subentrato Kasper Hjulmand

BORUSSIA MONCHENGLADBACH
15 settembre, esonerato Gerardo Seoane
15 settembre, subentrato (ad interim) Eugen Polanski

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LALIGA

OVIEDO
9 ottobre, esonerato Veljko Paunovic
9 ottobre, subentrato Luis Carrion

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LIGUE 1

MONACO
9 ottobre, esonerato Adi Hutter
12 ottobre, subentrato Sébastien Pocognoli

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PREMIER LEAGUE

NOTTINGHAM FOREST
9 settembre, esonerato Nuno Espirito Santo
9 settembre, subentrato Ange Postecoglou
18 ottobre, esonerato Ange Postecoglou
21 ottobre, subentrato Sean Dyche

WEST HAM
27 settembre, esonerato Graham Potter
27 settembre, subentrato Nuno Espirito Santo

WEST HAM
2 novembre, esonerato Vitor Pereira

SERIE A
JUVENTUS
27 ottobre, esonerato Igor Tudor
30 ottobre, subentrato Luciano Spalletti

GENOA
1° novembre, dimissioni Patrick Vieira

FIORENTINA
4 novembre, esonero Stefano Pioli

Sezione: Calcio Estero / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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