Le pagelle della Juve (di Giacomo Iacobellis)
Di Gregorio 6 - Intuisce il lato della conclusione dal dischetto di Retegui, ma non riesce ad arrivarci. Poi sale in cattedra e tiene a galla la Juve una-due-tre-quattro-cinque volte. C'è tanto da riflettere se il tuo portiere prende la sufficienza nonostante lo 0-4 finale.
Weah 5 - Zappacosta su quella fascia lo asfalta come e quando vuole. Sembra impossibile per il figlio d'arte bianconero contenere le avanzate del diretto avversario, non a caso protagonista nelle principali palle gol della Dea del primo tempo (Dal 54' Alberto Costa 5 - Il risultato non cambia neanche con l'ingresso in campo del portoghese, anzi nella ripresa Zappacosta riesce finalmente a segnare).
Gatti 5,5 - La sua insufficienza è lieve perché, oltre a essere come sempre l'ultimo a mollare, salva il risultato con almeno due interventi provvidenziali. Lo Stadium la pensa evidentemente come noi, visto che è l'unico bianconero a non essere fischiato al momento del cambio per qualche acciacco fisico (Dal 54' Kalulu 5 - Dapprima sembra portare energia e razionalità, risolvendo un paio di situazioni complicate, poi la Dea dilaga e neanche lui ci capisce più niente).
Kelly 4,5 - Tante incertezze per il centrale inglese, il cui errore individuale dà il la all'azione che porta al 2-0 dell'Atalanta proprio in apertura di ripresa. Proprio nel momento in cui la Juve era chiamata a reagire. Tra i peggiori in campo.
Cambiaso 5 - Bellanova, Cuadrado e poi Brescianini ne annullano il peso offensivo, costringendolo a meri compiti difensivi. Dell'esterno ambito dal Manchester City di Pep Guardiola, appena qualche settimana fa, stavolta non si vede neanche l'ombra.
Locatelli 4,5 - Quanti fischi dallo Stadium quando sbaglia il passaggio di ritorno per McKennie al 69'. È lo specchio di una partita che l'ha visto correre tanto e ragionare poco in mezzo ai più tecnici e ispirati palleggiatori della Dea.
Thuram 5 - Il primo squillo del match arriva proprio da un suo tiro che sfiora la traversa. Poi entra nell'anonimato insieme a tanti altri compagni di squadra.
McKennie 5 - Il suo intervento col braccio su colpo di testa di Djimsiti farà discutere, ma finisce comunque per decidere il match in negativo: l'Atalanta la sblocca su rigore con Retegui e mette in discesa la partita. Corre molto, ma fa anche tanta confusione.
Yildiz 5 - Non è al meglio e si vede. Se gli esterni dell'Atalanta puntano costantemente l'uomo, quelli della Juve sono dei veri desaparecidos. Lo si vede, difatti, solo al momento del cambio (Dal 46' Koopmeiners 4,5 - L'ex tanto atteso parte dalla panchina e poi, una volta entrato, non sposta minimamente gli equilibri dell'incontro. Aspettate, ma è entrato davvero?).
Nico Gonzalez 5 - Stesso discorso fatto per Yildiz, con l'eccezione che almeno Nico sembrava in crescita a fine primo tempo. Un falso allarme per la difesa della Dea, visto che dopo una manciata di minuti di ripresa Thiago Motta lo chiama fuori per Mbangula (Dal 54' Mbangula 5 - Non riesce ad aumentare né la fantasia né il peso offensivo della Juve).
Kolo Muani 5 - Stavolta non combina niente neanche lui, andando a sbattere sulla muraglia difensiva dell'Atalanta senza creare una minima occasione o, ancora meno, preoccupazione (Dal 74' Vlahovic 4,5 - La goffa scivolata che lo vede involontariamente lanciare a rete Lookman per il 4-0 è la cartolina della sua stagione, e purtroppo per i bianconeri anche della serataccia della Juve).
Thiago Motta 4 - Perdere in casa contro questa Atalanta ci sta, perdere così però non ci sta affatto. La sua Juve passeggia e lui non sembra trovare una minima soluzione per rivitalizzarla. Basta vedere l'approccio molle con cui i bianconeri rientrano in campo nella ripresa, nel momento in cui dovrebbero invece spingere per provare a pareggiare. Il Maestro Gasperini gli rifila un poker che sa di storica umiliazione, meglio evitare di parlare di Scudetto da adesso in poi.
Le pagelle dell'Atalanta (di Giuseppe Lenoci)
Carnesecchi 7 - Spettatore fino a dieci minuti dal termine, risponde presente prima su Vlahovic, poi sul colpo di testa a botta sicura di McKennie.
Hien 7 - Il giallo nel primo tempo non lo condiziona particolarmente e domina in tutte le coperture, soprattutto in velocità. Sui piazzati è sempre un pericolo.
Djimsiti 7 - Il centrale non regala centimetri a Kolo Muani prima e a Vlahovic dopo. Roccioso, attento e puntuale in ogni chiusura.
Kolasinac 7,5 - In difesa è un muro, non si fa mai saltare e rende complicata la serata agli attaccanti avversari. Il colpo di tacco in occasione del tris di Zappacosta è da vedere e rivedere. Dall'82' Toloi sv -
Bellanova 6,5 - Spinge meno rispetto a Zappacosta, ma le sue coperture annullano tutte le sortite offensive della Juventus sulla sua fascia.
De Roon 8,5 - Nel primo tempo rinuncia in due occasioni a concludere verso la porta. Nel secondo, alla prima occasione, spara alle spalle di Di Gregorio. Il capitano guida la nave verso lidi importanti.
Ederson 7 - Quanto lavoro per il mediano, in entrambe le fasi. Porta palla con una semplicità devastante, cervello e legna di un centrocampo che lavora per quattro. Esce sfinito. Dal 79' Pasalic sv -
Zappacosta 7,5 - Corona la sua prestazione con un colpo da biliardo di alta caratura per siglare il tris. E non è neanche la giocata migliore della sua gara.
Cuadrado 6,5 - Gara speciale per il colombiano, ex fischiato dal pubblico di casa. La sua prestazione è importante, segue le richieste del tecnico. Un problema fisico lo costringe ad alzare bandiera bianca nell'intervallo. Dal 46' Brescianini 6,5 - Entra bene in campo e regala più copertura su quella fascia. Il resto lo fa la qualità del giocatore, abile anche con i piedi.
Retegui 7,5 - Sblocca la gara realizzando il calcio di rigore nel primo tempo. La sua prestazione è sicuramente positiva, in sacrificio continuo e costante per un'ora. Esce stremato. Dal 61' De Ketelaere 6,5 - Non regala punti di riferimento alla difesa bianconera e approfitta delle distrazioni avversarie per spingere. Non trova il gol ma il suo apporto c'è.
Lookman 8 - La sua gara vive diversi momenti, tutti positivi. Prima l'aggressione sui portatori di palla, poi la ricerca dei compagni in profondità, infine la realizzazione del gol che corona una giornata ai limiti della perfezione. Dal 79' Samardzic sv -
Gian Piero Gasperini 9 - Sorprende con Cuadrado dal primo minuto. Legge la gara alla perfezione, vince di gran lunga la sfida tra maestro e allievo con Thiago Motta. La sua Atalanta è pronta per la lotta Scudetto.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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