"Probabilmente uno potrebbe aspettarsi altri nomi, ma l'acquisto che mi è piaciuto di più è Francisco Conceicao. Già lo conoscevo, è fortissimo". Parole di Andrea Mandorlini, ex tecnico tra le altre di Atalanta, Bologna, Hellas Verona e Genoa, ma anche giocatore dell'Inter dall'84 al '91, che a TuttoMercatoWeb.com ha parlato, sia di mercato che di calcio giocato: "Menziono anche Taremi e Zielinski, che alla lunga avranno un peso importante nell'economia del campionato".
Che cosa hanno detto queste prime 3 giornate di Serie A?
"Che molte squadre che dovranno soffrire sono partite forte e mi hanno stupito, Verona in primis. La Juventus è andata bene, l'Inter ha una grande condizione ed è in grandissima fiducia, la vedo come favorita. Ha lavorato bene, è pronta e più sicura delle proprie qualità. Poi c'è il Napoli, che ha portato a casa con caparbietà l'ultima gara, ma è andato un po' in difficoltà. C'è qualità, la Serie A è molto equilibrata".
L'Inter quindi la considera ancora la squadra da battere?
"L'Inter è l'Inter. Anche la prima partita era già definita, solo l'episodio l'ha cambiata. Quando vinci hai più convinzione, più forza del gruppo, il pari a Genova ci può stare, ma ho visto una squadra forte, soprattutto con l'Atalanta. Mi dispiace, ma sembrava quasi un allenamento, è incredibile. I nerazzurri sono costruiti per durare".
La Juventus sarà l'antagonista principale dell'Inter?
"È partita molto bene, molto forte. C'era chi si aspettava che vincesse anche con la Roma e invece secondo me meritavano i giallorossi. Tutti devono trovare gli equilibri, l'Inter ce li ha avuti invece e li ha ancora, le altre li stanno trovando. Napoli e Juventus saranno grandi protagoniste".
Il Napoli la menziona perché c'è Conte in panchina?
"La presenza di Conte è fondamentale, ma anche Fonseca per esempio aveva le carte in regola per partire diversamente. Il Napoli è andato male la prima, si è ripreso e poi ha vinto in modo rocambolesco. La squadra è importante, c'è Lukaku, che finalmente è in un ambiente che lo stimola, c'è un allenatore che lo conosce e questi sono tutti aspetti positivi. Non vedo perché non possa dimostrare il suo valore anche a Napoli. Sente la fiducia e questo è decisivo, questi grandi campioni devono sentirsi così".
Il Milan è in un periodo particolare.
"Una situazione un po' strana, non perfetta. Il Milan fa ancora più fatica a trovare l'equilibrio di altri dopo un gran pre-campionato. Non credo ci siano cose particolari da segnalare, neanche il cooling-break, a volte si ingigantisce. A Fonseca non basta un mese o un mese e mezzo per dare identità, ci vuole tempo, ha già dimostrato di essere un buon allenatore".
La Roma la incuriosisce?
"Hanno ringiovanito molto, Dybala è rimasto e questo è importante. Faccio fatica a decifrarli, ma per me hanno fatto meglio della Juve all'Allianz. Ci sono prospetti molto interessanti, De Rossi crede molto in Dovbyk, ha potenzialità. Serve pazienza però e non sempre c'è in un ambiente di quel tipo... L'esperienza lo aiuterà".
Qual è il segreto di Sogliano per costruire squadre così competitive con calciatori poco conosciuti?
"Sono scommesse per molti, ma per lui no. Ha una conoscenza internazionale nota, si merita tutto ciò che sta ottenendo e non mi sorprende, ha abilità. Insieme io e lui ci siamo tolti tante soddisfazioni, il Verona mi ha fatto una grande impressione alla prima e alla terza, nell'ultima ha fatto una gara di grande personalità, mentre con la Juve è andata così, così. Sono contento e ora anche Zanetti lavorerà con più serenità e più tranquillità e avrà più tempo per conoscere i nuovi".
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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