Il cammino della Dea passa per Benevento: domani alle 15 i nerazzurri affronteranno la squadra di Pippo Inzaghi per confermasi ai piani alti della classifica. La partita è stata presentata dal tecnico Gian Piero Gasperini, che è intervenuto in conferenza stampa. Ecco quanto evidenziato:
Il Benevento è la sorpresa di questo campionato.
"Credo che il fattore campo possa incidere poco, ma dipende anche dal calendario. Pesa meno per tutti, il pubblico è una componente fondamentale. Hanno vinto 6 partite, sono parecchie per una neopromossa. Stanno facendo un buon campionato, domenica ci sono stati diversi risultati a sorpresa in alto, c'è battaglia ed equilibrio in tutte le zone della classifica".
Il turnover?
"Guardo il momento e la situazione, Palomino ad esempio sta molto meglio. Poi ci sono determinate situazioni come infortuni o squalifiche, gli incontri ravvicinati possono pesare, come le caratteristiche dell'avversario. Abbiamo fatto dei cambi anche a partita in corso. Con i 5 cambi il turnover lo fai in partita".
Ha provato anche situazioni nuove. Sutalo e Lammers possono restare nel giro?
"Giocando ogni tre giorni vedi l'inserimento di certi giocatori. Avevo l'esigenza di vedere Caldara, in partita riesci a capire, da uno spezzone, l'inserimento di un giocatore. A gennaio ci sono tante partite, c'è qualche esubero soltanto sugli esterni. Non devono mai succedere infortuni, se togli qualche giocatore in esubero rischi. Alla fine saremo giusti, non capisco la necessità di avere 28 giocatori. È una cosa che continuo a non capire, ma non può avere una rosa insufficiente. Adesso andiamo avanti, poi c'è ancora tempo. Un ragazzo come Sutalo avrebbe bisogno di giocare, che può fare bene. Ha bisogno di giocare per crescere, poi non so se arriverà o meno una società che vuole. Se lui gioca può rientrare nell'Atalanta. Non ho tutto quello spazio, non ho voglia e volontà di regalare spazio a tutti. Mi bastano 1617 giocatori, noi dobbiamo risultati: noi abbiamo bisogno di fare risultati".
Quale squadra esprime il calcio migliore?
"Ce ne sono tante, si vedono bellissime partite. Milan-Juve è stata una bellissima partita, a volte gioca bene la Roma o il Napoli. Ma anche Verona o Benevento, non è facile mantenere la continuità, tutti giocano buone partite, altre meno".
Serve fare qualcosa a centrocampo?
"C'è una società che opera sul mercato, le domande vanno fatte a loro. noi in questo momento stiamo cercando di recuperare Pasalic, oggi c'è un po' di apprensione su Muriel, si trascina un piccolo problema muscolare. Siamo sufficientemente attrezzati sulla stagione, per il resto è tutto migliorabile, il mercato ti dà sempre l'opportunità. Non sono mai per chiudere prima o alla ricerca di mettere dentro giocatori. Mi piace che Maehle sia arrivato prima, poi non si sa cosa può accadere".
Maehle?
"L'inserimento non è mai immediato, ma già da uno spezzone puoi capire qualcosa".
Gli infortuni?
"Pasalic inizierà lunedì ad allenarsi con la squadra. Muriel verrà con noi, ma è in dubbio".
Cosa l'ha colpita del Benevento?
"È una squadra veloce, è pericolosa anche sulle palle inattive. Dobbiamo essere pronti, abbiamo visto come gioca. Sarà una partita difficile da giocare bene".
È più facile andare un po' più a fari spenti dopo i discorsi scudetti?
"Abbiamo fatto una buona striscia, ma è un campionato a eliminazione. Nessuna ha toppato, sembra il campionato di due-tre anni fa, c'erano tante squadre appaiate, poi siamo riusciti a prendere il terzo posto. Oggi è un campionato più raccolto: siamo distanti dalla testa della classifica, ma siamo dentro al gruppo della Champions. Non ci poniamo un traguardo, dobbiamo cercare di scremare la situazione. Resteranno molte squadre vicino, poi ci possono essere squadre come l'Inter in grado di fare 8 risultati di fila. Quando arrivi in primavera parte la volata, l'importante è arrivare inseriti a quel punto della stagione".
Ha dei ricordi su Inzaghi?
"C'è stato un periodo in cui è venuto a trovarci due anni fa, ha una passione incredibile. Qualcuno che lo conosceva meglio non pensava che potesse diventare allenatore, ma lui ha il calcio nella testa. È partito forse molto in alto, ma ha avuto l'umiltà di risalire".
C'è un gioco più imprevedibile?
"Adesso è un momento così, si gioca un calcio a novembre-dicembre, poi a marzo se ne gioca un altro. In questo momento abbiamo l'equilibrio giusto, ma non è detto che sarà sempre così. Dipende dall'avversario o da altre condizioni. Bisogna sempre cercare qualcosa in grado di riequilibrare qualcosa, andiamo alla ricerca dell'inserimento di Malinovskyi, di quello di Miranchuk. Vedremo con Maehle, recuperando Pasalic ci sarà una soluzione in più in mezzo al campo. Non c'è mai nulla di statico".
L'arrabbiatura di Ilicic è un segnale sul suo ritorno? Miranhcuk?
"Miranchuk? Non ha le caratteristiche di un attaccante come Ilicic, da un giocatore bisogna sempre cercare l'adattamento migliore. Josip voleva fare gol domenica, ma quando fa assist va bene lo stesso. Davanti stiamo facendo bene, anche con Muriel e Zapata. Malinovskyi quando entra è sempre un giocatore pericoloso, vedremo se saranno competitivi anche Miranchuk e Lammers".
L'Atalanta nelle ultime due gare ha corso di più. È un percorso che si aspettava?
"Secondo me non andava bene prima, adesso va bene. Prima non era un bel segnale, poi i dati si leggono e interpretano in tantissimi modi. Sono più contento adesso".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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