Un nuovo scandalo scuote il calcio italiano. A Udine, proprio mentre l’Udinese celebrava i suoi sponsor davanti a tutta la squadra e ai vertici societari nella prestigiosa cornice della Loggia del Lionello, prendeva corpo un’altra vicenda giudiziaria destinata a turbare l’ambiente sportivo e non solo. Un calciatore della formazione friulana, di nazionalità francese secondo indiscrezioni, è stato denunciato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una giovane donna. Coinvolti nell’inchiesta anche due suoi amici.

IL RACCONTO DELLA RAGAZZA – Tutto sarebbe avvenuto nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 maggio - riporta e scrive La Gazzetta dello Sport -.  La donna, dopo una serata passata in compagnia del calciatore e di altre persone in un locale di Campoformido, si sarebbe recata nell’abitazione del giocatore. Stando al racconto fatto ai medici dell’ospedale Misericordia e ai Carabinieri, la giovane avrebbe raggiunto l’appartamento già in evidente stato di ubriachezza, e proprio qui sarebbero iniziate le molestie da parte del calciatore e dei suoi amici. Nonostante i ripetuti tentativi di respingerli, la ragazza avrebbe subito le violenze, per poi decidere di recarsi da sola al pronto soccorso, dove ha denunciato i fatti.

LA VERSIONE DEGLI ACCUSATI – La ricostruzione fatta dalla giovane è stata immediatamente presa in carico dai Carabinieri, che hanno avviato indagini per verificare i dettagli della vicenda e ricostruire con precisione gli eventi della notte. I militari, dopo aver identificato e interrogato il calciatore e i due amici coinvolti, hanno raccolto una versione totalmente opposta da parte degli indagati. Secondo quanto trapelato, i tre uomini avrebbero sostenuto di non aver commesso alcuna violenza e di non aver costretto la donna ad alcun atto contro la sua volontà. Ora sarà compito del sostituto procuratore Marco Panzeri fare chiarezza sui fatti.

REAZIONE DEL CLUB – L’Udinese ha scelto la strada del silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna conferma né smentita da parte del club, che ha preferito prendere le distanze, almeno pubblicamente, dalla vicenda. La squadra ha proseguito la preparazione per il prossimo match contro la Juventus senza interruzioni, concentrandosi unicamente sull’impegno sportivo e cercando di isolarsi dalle inevitabili poleimiche che accompagneranno questa delicata fase dell’indagine.

I PRECEDENTI – La notizia riporta tristemente alla memoria casi analoghi che hanno coinvolto altri calciatori in Italia. Nel 2021, ad esempio, Manolo Portanova, oggi alla Reggiana, venne condannato in primo grado a sei anni per violenza sessuale commessa insieme ad altri ragazzi a Siena, pur continuando la sua attività agonistica in attesa di sentenza definitiva. Stesso destino, tra le polemiche, per Michael Liguori del Padova, condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi per violenza aggravata su una minorenne, ma anch’egli tuttora in campo.

IL CALCIO E LE OMBRE – Queste vicende contribuiscono a creare una pericolosa ombra attorno al mondo del calcio italiano, alimentando il dibattito sull’opportunità di consentire ai calciatori accusati o condannati, anche se non in via definitiva, di continuare l’attività sportiva come se nulla fosse successo. I prossimi giorni saranno cruciali per capire quale direzione prenderanno le indagini e quali saranno le conseguenze per il giocatore friulano.

La giustizia dovrà fare il suo corso, e fino a quel momento, al calcio non resta che riflettere sulle proprie responsabilità, chiedendosi se stia facendo abbastanza per prevenire simili episodi e per educare i suoi protagonisti fuori dal campo.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 15 maggio 2025 alle 07:15
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
vedi letture
Print