L'acquisto di Alisson ha fatto inizialmente storcere il naso a qualcuno, anche perché il biglietto da visita al grande pubblico è stata una papera con i Brasile in Copa America. Difficilmente qualcuno poteva immaginare che sarebbe diventato, se pur per poche settimane, il portiere più pagato della storia del calcio.

L'anno di apprendistato dietro a Szczesny lo ha aiutato a crescere senza troppe pressioni, giocando solo in Europa League e Coppa Italia. Raccolto il testimone dal polacco ha fatto come e meglio di lui, giocando sempre al di sopra della sufficienza. Un rendimento impressionante per continuità, con alcuni picchi di eccellenza. Nella cavalcata dei giallorossi in Champions League il suo contributo è enorme, basti pensare alla gara d'esordio contro l'Atlético, in uno 0-0 decisivo e maturato grazie ai suoi miracoli. E poi agli ottavi d'andata contro lo Shakhtar, dove ha tenuto in vita i suoi sotto un tempo da lupi. Per distacco è stato il miglior portiere di una squadra italiana e di fronte a 75 milioni è stata inevitabile la sua cessione. E a Liverpool, dopo gli orrori di Karius, non ci hanno pensato due volte a staccare l'assegno.

Sezione: Serie A / Data: Mer 22 agosto 2018 alle 14:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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