Lutto nel mondo della cultura italiana: è morto a 69 anni Beppe Vessicchio, uno dei volti più amati e riconoscibili della musica e della televisione italiana. Il maestro si è spento all’ospedale San Camillo di Roma a causa di una polmonite interstiziale che si è aggravata rapidamente.

Direttore d’orchestra, arrangiatore, autore e divulgatore, Vessicchio è stato per decenni una presenza familiare nelle case degli italiani, grazie alle sue indimenticabili direzioni al Festival di Sanremo, dove il suo nome e il suo sorriso sono diventati sinonimo di eleganza e competenza musicale.

UNA VITA PER LA MUSICA E PER NAPOLI - Nato e cresciuto a Fuorigrotta, quartiere popolare e vibrante di Napoli, Vessicchio portava nella sua musica l’anima della sua città. Aveva un legame profondo con il calcio, mai ostentato ma spesso raccontato con affetto in interviste e apparizioni televisive. Da ragazzo, ricordava, andava allo stadio con il padre, tra i cori dei tifosi e le luci del San Paolo, dove il sogno del Napoli diventava anche il suo.

In una recente intervista al Corriere della Sera, aveva ricordato con emozione il primo scudetto del Napoli nel 1987, vissuto in diretta negli studi Rai durante le celebrazioni curate da Gianni Minà: «Fu come sentire un’orchestra intera suonare d’un colpo la stessa nota di gioia».

L’ICONA POP DI UN MAESTRO VERO - Negli anni, Vessicchio era diventato un simbolo trasversale, amato da più generazioni. I più giovani lo avevano trasformato in meme affettuoso, figura rassicurante e ironica nelle settimane di Sanremo, ma dietro la popolarità virale c’era sempre un musicista di grande talento e un uomo di straordinaria cultura musicale.

Collaboratore di artisti come Pino Daniele, Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Fiorella Mannoia, Elio e le Storie Tese, Vessicchio è stato anche un divulgatore appassionato, capace di spiegare la musica con semplicità, poesia e rigore scientifico.

UN’EREDITÀ CHE RESTA - Con la sua barba bianca e il suo aplomb gentile, il maestro Vessicchio era diventato parte dell’immaginario collettivo: una presenza discreta ma imprescindibile, simbolo di competenza, umanità e passione.

Napoli e l’Italia intera perdono un artista autentico, un divulgatore raffinato e una voce che ha saputo unire mondi diversi — dalla musica classica alla canzone popolare, dalla televisione alla cultura digitale.

Con Beppe Vessicchio se ne va un maestro, ma resta la sua armonia, quella che continuerà a far risuonare la colonna sonora di un Paese intero.

Sezione: Altre news / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 16:38
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print