Ha fatto clamore quanto successo venerdì sera sotto un post sul profilo X dell’Atalanta in cui veniva celebrato Aleksey Miranchuk e quanto il trequartista della Dea fosse stato in grado di fare nella rotonda vittoria per 4-0 della sua nazionale, la Russia, nell’amichevole contro la Serbia. Un profilo che porta il nome del centrocampista offensivo ucraino Ruslan Malinovskyi (e che vanta decine di migliaia di follower), ex nerazzurro e oggi al Genoa, si era infatti scagliato contro lo stesso Miranchuk, definendolo in buona sostanza un “propagandista russo”.

Sul caso (e caos) torna l’edizione odierna de Il Corriere di Bergamo, spiegando come la situazione sia tutt’altro che chiara. Nella mattinata di sabato, infatti, lo stesso Malinovskyi - probabilmente dopo aver preso coscienza del grande fraintendimento creato, ha scritto un rapido testo condividendolo sul suo profilo Instagram: “No Facebook, no X. Solo Instagram”. Insomma, ha lasciato capire come si tratti di un fake.

Il problema è che nel frattempo il clamore era montato e sotto il post, questo però su Instagram, dell’Atalanta dedicato a Miranchuk ci sia effettivamente una frase della moglie Roksana, recitante: “Vergogna! Vergognatevi!”. Spiega però lei stessa che non ce l’avesse con il contenuto diramato dalla società di Bergamo (città in cui i due hanno peraltro ancora legami e amicizie) quanto con i vari commenti dei filo-russi apparsi sotto al post.

Diceva lei stessa, sempre su Instagram: "Ragazzi, peccato che voi non capite i commenti russi. Scrivono delle cose pazzesche e godono della guerra. È un post in collaborazione, per questo abbiamo reagito così, non perché il calciatore dell’Atalanta ha fatto il gol. Per voi è forse solo calcio, per noi è la vita. Non siamo contro Miranchuk, ma contro il Team Russia". Un commento sparito però dopo poco.

Sezione: Altre news / Data: Dom 24 marzo 2024 alle 14:27
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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