Sportiello-Atalanta, certi amori fanno immensi giri e poi ritornano

Certi ritorni hanno un sapore speciale, soprattutto se portano con sé storie di calcio, passione e appartenenza. È questo il caso di Marco Sportiello, che a breve tornerà ufficialmente a indossare la maglia dell'Atalanta per la terza volta in carriera. Un’operazione che conferma la capacità della dirigenza nerazzurra di unire utilità tecnica e romanticismo calcistico.

RITORNO IN FAMIGLIA – Oggi, giovedì 17 luglio, Marco Sportiello ha già varcato i cancelli del Centro Bortolotti di Zingonia per le visite mediche e la firma sul contratto. Classe '92, brianzolo d’origine ma bergamasco adottivo, il portiere è cresciuto nelle giovanili atalantine dai 8 ai 18 anni prima di accumulare esperienze tra Carpi, Poggibonsi e Seregno. Nel 2013 il primo ritorno a Bergamo, con due anni da titolare prima di vestire le casacche di Fiorentina e Frosinone. Quindi il secondo stint nel 2019, affiancando prima Gollini e poi Musso, fino al trasferimento al Milan nel 2023.

SOLUZIONE DOPPIA – Il ritorno di Sportiello risolve due problemi in un colpo solo. Innanzitutto, permette a mister Juric di avere finalmente un secondo portiere affidabile e con esperienza internazionale alle spalle di Marco Carnesecchi, ormai titolare inamovibile dopo l’eccellente stagione appena trascorsa. Inoltre, la presenza di Sportiello, cresciuto nel vivaio atalantino, contribuisce a risolvere l’annosa questione della compilazione delle liste, offrendo un’opzione preziosa per la composizione della rosa.

RUOLO DEFINITO – Dopo due stagioni vissute da vice di Mike Maignan al Milan, dove ha collezionato 12 presenze, anche questa nuova parentesi nerazzurra vedrà Sportiello partire dalla panchina. Una posizione che il portiere ha dimostrato di saper gestire con professionalità e spirito di squadra, qualità apprezzate dalla dirigenza e dai tifosi. Carnesecchi potrà dunque contare su un compagno di reparto esperto, pronto a supportarlo sia sul piano tecnico che psicologico.

ESPERIENZA E IDENTITÀ – Con ben 137 presenze complessive in nerazzurro, Marco Sportiello conosce alla perfezione il mondo Atalanta, l'ambiente di Bergamo e il calore della sua gente. Un legame mai interrotto del tutto, nonostante gli addii temporanei. Un profilo che unisce competenza ed emozioni, e che rappresenta la volontà della società di mantenere sempre viva l’identità bergamasca del club.

Un acquisto intelligente e sentimentale al tempo stesso, che rinsalda ulteriormente il legame tra la Dea e il suo passato recente. Perché nel calcio, proprio come nella vita, certi amori fanno immensi giri e poi ritornano, più forti di prima.