I dubbi c'erano. Le motivazioni sono difficili da spiegare, ma la maggior parte dei tifosi nerazzurri non era pienamente convinta dell'acquisto di Juan Musso. "Meglio investire su altri reparti, un buon portiere già c'è", si sentiva spesso dalla vox populi orobica. Gasperini però aveva già lanciato il sasso durante la scorsa stagione, evidenziando diverse volte la questione portiere. Alla fine il mercato ha emesso la propria sentenza, l'argentino è arrivato a Bergamo, con Gollini al Tottenham. Molto probabilmente nella gara del Villarreal, esordio assoluto per il numero uno albiceleste, quei punti interrogativi sono diventati esclamativi. Non solo per la qualità degli interventi che difatto hanno salvato il risultato finale, ma anche per la personalità su un campo tutt'altro che facile.

ESORDIO DA APPLAUSI - Gli applausi al termine delle tre azioni sotto la lente d'ingrandimento erano rivolti a Gerard Moreno, ma virtualmente possono essere assegnati allo stesso Musso. Prima di piede, poi con una reazione d'istinto in pieno recupero, a sigillare un pareggio vitale nell'economia del gruppo F.

"Sono contento per il pareggio, da dietro si è visto il sacrificio che hanno fatto tutti i miei compagni. Sono contento perché la squadra ha dato il massimo contro un avversario tosto e durissimo. Torniamo a casa almeno con un punto. In Champions può succedere di tutto, ci sono le migliori squadre di Europa. Personalmente sono soddisfatto, giocare in una competizione come la Champions è sempre stato un sogno", queste le parole al termine del match contro il submarino amarillo che ha consacrato il numero 1 ex Udinese. Sacrificio e soddisfazione, soprattutto dopo una prestazione simile. Siamo soltanto all'inizio, ma per il momento non c'è nessun tipo di rimpianto.

Sezione: Champions League / Data: Gio 16 settembre 2021 alle 08:48
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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