(di Arturo Minervini) - In direzione ostinata e contraria. Il calcio ha la necessità di provarci, a differenza di altri sport, perché la struttura è a rischio collasso. Lo hanno capito tutti, o quasi tutti tranne il Ministro dello Sport Spadafora, che sul tema continua a mostrare più incertezze di un neo-patentato alle prese con la frizione. Così, dopo dichiarazioni di chiusura totale e poi nuove aperture, Spadafora ha rinviato nuove valutazioni al 18 maggio “quando sarà valutata la curva epidemica nel paese”.

Sarà convivenza. Necessaria, forzata, anche fastidiosa. Il virus c’è, continua a circolare anche senza palesarsi, come dimostrano i nuovi casi di positività in casa Fiorentina. Restano aspetti da valutare, precauzioni mediche da seguire pedissequamente, ma il calcio vuole ritrovarsi. In questo momento in cui il racconto delle cose assume sempre un taglio di negatività, sarebbe opportuno che qualcuno mettesse da parte i propri interessi e pareri personali.

Convivere significa anche accettare la possibilità che vengano scoperti nuovi casi, i test prima della ripresa sono finalizzati proprio a questo. Una volta individuati i casi, ed isolati, il pallone potrà darsi davvero una possibilità. Magari l’ultima, ma da giocarsi fino in fondo.

Sezione: Copertina / Data: Ven 08 maggio 2020 alle 11:30 / Fonte: tuttonapoli.net
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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