Affrontare le big del calcio italiano è sempre un banco di prova significativo, una misurazione di forze che va oltre i semplici numeri sulla carta. Ed è proprio qui che la Dea mostra il suo carattere, ma con risultati che lasciano l'amaro in bocca.

Dinanzi alle corazzate del campionato, la formazione orobica ha saputo mettere in campo prestazioni degne di nota, sfiorando il successo con grinta e determinazione. Tuttavia, il solo punto conquistato contro la Juventus, e gli incontri con Fiorentina, Lazio e Inter che si sono risolti in mancanza di punti, delineano un quadro di parziale frustrazione.

L'assalto all'Olimpo del calcio italiano ha mostrato come gli episodi abbiano avuto la meglio sull'indiscutibile impegno atalantino: sconfitte di misura e pareggi che sapevano di potenziale vittoria hanno caratterizzato il cammino contro le formazioni più blasonate.

A Firenze, la rete di vantaggio non è bastata, sconfitti da rimonte e da quegli episodi che possono infiammare o spegnere le speranze. Con la Juve, invece, la Dea ha costruito e spinto, toccando il legno e sprecando l'inverosimile, ma non è riuscita a sfondare il muro bianconero. Contro la Lazio, il coraggio non è mancato, e il recupero dal doppio svantaggio è stata la prova della tenacia bergamasca. Ma ancora una volta, un colpo di coda laziale ha spazzato via la prospettiva di una vittoria.

L'incontro con l'Inter, infine, ha riassunto in novanta minuti l'essenza di questa Atalanta: una squadra capace di tenere il passo con i nerazzurri milanesi, ma destinata a soccombere a momenti di distrazione fatali. Eppure, fino all'ultimo soffio della partita, il sogno di riequilibrare il conto è rimasto vivo, a testimoniare una resilienza che è tratto distintivo di questa squadra.

Non si può non sottolineare l'approccio di Gasperini, un allenatore che non si accontenta di partecipare, ma che insegna ai suoi uomini a lottare per vincere, con uno stile offensivo che non tradisce mai. Il cammino dell'Atalanta nei confronti diretti con le "sorelle" della Serie A non è ancora giunto al termine. Prossimamente, Napoli e Milan si presenteranno a Bergamo, offrendo nuove occasioni per dimostrare che la Dea può danzare e combattere ad armi pari con i titani del calcio nazionale. Perché, in fondo, se l'istinto del killer è ciò che è mancato fino ad ora, la consapevolezza di poterlo affinare e la convinzione di potersi imporre rimangono vive nelle vene di questa Atalanta coraggiosa

Sezione: Copertina / Data: Dom 05 novembre 2023 alle 23:10
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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