Impossibile contestare il risultato di Milan-Atalanta. Perché i rossoneri vincono 2-0 senza praticamente mai soffrire, anzi, sbagliando molte possibilità da gol. Alla fine i gol portano la firma di Messias, il 2-0, mentre per il vantaggio è Theo Hernandez l'artefice, ma chi commette il peccato è Musso, sfortunato nella carambola sul palo. La squadra di Pioli sembra avere passato il momento difficile di gennaio, mentre per l'Atalanta di Gasperini è già la seconda sconfitta consecutiva dopo quella contro il Lecce di domenica scorsa.
Un Milan padrone nel campo nel primo tempo, capace di creare occasioni soprattutto all'inizio e gestire poi il ritorno dell'Atalanta, peraltro davvero un po' fiacco. È vero però che la fortuna aiuta gli audaci, perché nel momento in cui i nerazzurri avevano trovato le contromisure, almeno difensive, è il drop di Hernandez a spostare gli equilibri, con Musso sfortunato nel tuffo: l'argentino tocca dopo il palo e concede l'1-0, senza grosse colpe. Chi di responsabilità ne ha è l'Atalanta, incapace di costruire geometrie di gioco interessanti, perché nessuno riesce a saltare l'uomo: Ederson bloccato e troppo vicino ai centrocampisti, Lookman spaesato e Hojlund troppo solo. Così sono i rossoneri ad andare più vicini al raddoppio che non i bergamaschi al pareggio.
Anche la difesa a tre del Milan funziona, con Thiaw che si francobolla a Hojlund e non lo lascia praticamente mai. Così Maignan, al rientro dopo cinque mesi, di fatto non ha bisogno nemmeno di tuffarsi per battezzare fuori un tentativo dalla distanza che, di fatto, non c'è. Troppo bassa l'intensità di gioco per dare grattacapi ai Campioni d'Italia che, invece, provano a fare male due volte con un Leao determinato, sebbene un po' fumoso.
La ripresa non sembra sparigliare le carte, visto che sia Gasperini che Pioli decidono di non cambiare alcunché. Anche il canovaccio rimane quello, perché il Milan ha il grande merito di non soffrire quasi mai, utilizzando Giroud come punto di riferimento e boa. Proprio il francese, appena prima dell'ora di gioco, avrebbe il pallone per chiudere la partita dopo una giocata straordinaria di Brahim Diaz, ma Musso è più bravo di lui e lo mura in uscita, imitando Neuer in una parata a quattro di bastoni. Mila che costruisce tantissimo ma non riesce a chiudere: Leao invece di aggredire il pallone si fa recuperare da un Maehle molto dietro, poi Messias da due passi spedisce in tribuna invece che infilare Musso.
L'Atalanta fa sempre fatica a costruire, pur cambiando gli attaccanti, con l'inserimento di Muriel e Boga per cercare l'uno contro uno e la superiorità numerica. La differenza tecnica fra le due squadre non è tanto ampia come quella mentale, perché il Milan è solido e sbaglia pochissimo, mentre i nerazzurri sono imprecisi e poco rapidi. Così a quattro minuti dalla fine è Leao a trovare un assist con il contagiri per Messias: nella sfida contro Palomino ha la meglio il brasiliano, che con un tocco delizioso manda il Milan a -18 dal Napoli (e l'Atalanta a -6 dai rossoneri).
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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