Arsène Wenger, ex tecnico dell’Arsenal e oggi responsabile globale per lo sviluppo calcistico alla FIFA, ha lanciato una proposta destinata a scuotere gli equilibri delle competizioni europee: abolire la qualificazione automatica alla Champions League per chi vince l’Europa League. Un’idea forte, radicale, che ha scatenato reazioni immediate ai piani alti della UEFA.

LA UEFA DICE NO - Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese The Times, da Nyon sarebbe arrivato un netto stop alle pressioni per modificare la regola attuale. La UEFA considera fondamentale mantenere il premio per la vincitrice dell'Europa League, ritenendolo essenziale per valorizzare ulteriormente il torneo. Fonti interne sottolineano come questa regola contribuisca significativamente al prestigio e all’interesse verso la competizione stessa.

CASO UNITED-TOTTENHAM - A scatenare le polemiche quest’anno è stato il caso di Manchester United e Tottenham, che si affronteranno nella finale di Europa League nonostante un campionato disastroso: i due club inglesi navigano infatti nelle zone basse della Premier League, rispettivamente al 15° e 16° posto. Circostanza che per Wenger e alcuni critici confermerebbe l’assurdità della qualificazione diretta alla Champions League per chi trionfa nella seconda competizione continentale.

NUOVO FORMATO CRITICATO - Gli oppositori della regola attuale sostengono inoltre che il nuovo format delle competizioni UEFA abbia indebolito l’Europa League, visto che nessuna squadra della Champions League può più retrocedervi. Aumentando poi il numero delle partecipanti alla Champions (ora 36 invece di 32), la qualità media della seconda coppa continentale sarebbe scesa ulteriormente. Una critica dura che tuttavia non convince i vertici della UEFA.

RISPOSTA UEFA - Da Nyon - riferisce Calcio e Finanza - arriva una replica netta alle polemiche: «Il successo del nuovo formato è evidente e il premio della qualificazione diretta alla Champions League non verrà messo in discussione». Dalla sede del massimo organismo europeo si sottolinea inoltre come il caso di United e Tottenham rappresenti un'anomalia più unica che rara, e che sarebbe comunque preferibile per tutti i club conoscere fin da subito il percorso della propria stagione europea.

CONFRONTO APERTO - Il confronto è destinato comunque a proseguire, con Wenger che insiste sulla necessità di una revisione complessiva del sistema per garantire maggiore coerenza meritocratica. Al momento, tuttavia, la posizione della UEFA sembra essere inamovibile.

La questione rimane dunque aperta, e il dibattito non sembra destinato a spegnersi. Una cosa però è certa: per ora, chi alzerà l’Europa League continuerà a sognare in grande. Direttamente tra le stelle della Champions League.

Sezione: Europa League / Data: Dom 11 maggio 2025 alle 12:38
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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