COLONIA-ATALANTA 4-0 (2-0)
26' e 58' Thielmann (C), 32' Kaminski (C), 66' rig. Waldschmidt (C)

Il Colonia ha impostato la partita con un pressing ultra-offensivo, orientato sull’uomo, che ha limitato enormemente la costruzione bassa dell’Atalanta. Juric ha schierato il classico 3-4-2-1 con Pašalić in posizione di falso nove, ma il trio difensivo Djimsiti-Hien-Scalvini è stato costretto spesso a lanci lunghi per sfuggire alla pressione. Éderson e De Roon non sono riusciti a garantire linee di passaggio sicure, costringendo la squadra a perdere palloni in zone delicate, come in occasione dell’1-0.

TRANSIZIONI NEGATIVE E PREVENZIONE – Una delle criticità maggiori è stata la mancanza di coperture preventive. Sulle palle perse, il Colonia trovava immediatamente profondità con cambi di gioco e verticalizzazioni che mettevano in difficoltà le mezzali e i braccetti. Gli esterni Bellanova e Zappacosta (poi Palestra) non sempre hanno inciso nelle due fasi, Kaminski e Sebulonsen affondavano con facilità.

POCA INCISIVITÀ TRA LE LINEE – In fase offensiva, Maldini e De Ketelaere hanno provato a muoversi alle spalle della linea mediana avversaria, ma il Colonia ha schermato bene queste zone, obbligando la Dea ad attacchi prevedibili e poco verticali. L’assenza di un centravanti di ruolo dal 1’ ha tolto profondità e punti di riferimento in area: pochi cross pericolosi, poche combinazioni negli ultimi sedici metri.

GESTIONE FISICA E MENTALE – Oltre agli aspetti tattici, è evidente il divario di condizione: il Colonia ha una settimana in più di preparazione e un imminente esordio in Bundesliga. L’Atalanta, ancora in fase di carichi pesanti, ha mostrato lentezza nei ripiegamenti e difficoltà nel tenere alta l’intensità per tutti i 90 minuti. 

COME INTERVENIRE – Juric dovrà lavorare su tre fronti: costruzione sotto pressione, schemi di uscita più rapidi e sicuri per evitare errori in zone pericolose. Sicuramente serve più compattezza in fase di transizione con maggiore attenzione alle coperture preventive, con braccetti e mediani pronti a scivolare sulle fasce scoperte. Nodo dolente è l'attacco, con Tourè in uscita e Scamacca gestito in maniera intelligente dal rientro dall'infortunio: sicuramente serve varietà offensiva in grado di alternare il gioco tra linee e la profondità, inserendo punte capaci di attaccare lo spazio e di dare sbocchi concreti ai portatori. E qui il mercato avrà un ruolo importante e probabilmente forse non basterà l'innesto di un solo altro attaccante di ruolo. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 10 agosto 2025 alle 00:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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