Non sempre i numeri di un’amichevole estiva hanno valore assoluto, ma il 4-0 incassato dall’Atalanta a Colonia non può essere archiviato come un semplice passaggio di rodaggio. Non lo è per la dimensione del punteggio, non lo è per la qualità delle occasioni concesse, e soprattutto non lo è per la totale assenza di pericoli creati. Zero tiri in porta, zero veri segnali di reazione. E quando il divario fisico, tecnico e mentale appare così netto, è doveroso fermarsi a riflettere.

UNA PARTITA MAI INIZIATA - Il Colonia aveva una settimana di preparazione in più e 39.000 tifosi a spingerlo, ma la differenza vista in campo non può essere spiegata solo con questi fattori. L’Atalanta è partita sotto ritmo, ha perso palloni sanguinosi in uscita (due dei quali trasformati in gol nel giro di sei minuti) e ha mostrato fragilità nei duelli, nelle letture e nelle coperture preventive. Ederson, al centro di tre delle quattro reti subite, è apparso lontano dalla sua condizione abituale, e in generale l’assetto di squadra non ha retto l’urto di un avversario organizzato e aggressivo.

NESSUN PIANO B - L’undici scelto da Juric era lo stesso che aveva ben figurato col Lipsia, ma l’assenza di variabili e la decisione di ritardare i cambi hanno contribuito a una partita piatta e senza contromosse. Non è tanto la scelta di dare minutaggio ai titolari a essere discutibile, quanto il non aver trovato correttivi in corso d’opera per arginare un’emorragia che durava dall’inizio. La sensazione è che manchino ancora alternative pronte a incidere subito, e che dal mercato servirà almeno un innesto capace di alzare immediatamente il livello.

IL NODO DELLA MENTALITÀ - Un 4-0 in agosto non condanna nessuno, ma dice molto su dove si è e dove si vuole arrivare. L’Atalanta di Gasperini aveva costruito la sua identità sulla capacità di soffrire con coraggio e ribaltare l’inerzia delle partite; l’Atalanta di Juric è ancora in fase embrionale, e giornate come questa devono servire a capire che la mentalità non si improvvisa. L’aggressività, la fame, la lucidità nelle scelte vanno allenate tanto quanto la condizione fisica.

UNA LEZIONE DA TENERE A MENTE - Domani, contro l’NK Opatija, vedremo inevitabilmente facce nuove in campo e un’altra distribuzione dei minuti. Ma il vero banco di prova sarà capire se questa squadra ha già assimilato qualcosa da un pomeriggio in cui tutto è andato storto. Non per cancellare il punteggio, ma per trasformarlo in carburante per la stagione che verrà.

Perché un 4-0 ad agosto può finire dimenticato in fretta. Oppure può diventare il punto da cui ripartire per non ritrovarsi, un giorno di campionato, a raccontare una storia molto simile.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 10 agosto 2025 alle 00:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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