ATALANTA-NK OPATIJA 3-3 (p.t. 2-2)
23’ Kamaldeen (A), 29’ Zibanovic (O), 34’ Sulemana (A), 45’ Zibanovic (O), 50’ Ajayi (O), 71’ rig. Samardzic (A).

Nemmeno ventiquattro ore dopo il 4-0 di Colonia, l’Atalanta pareggia 3-3 a Zingonia contro l’NK Opatija (B croata) in un’amichevole ridotta a 75 minuti: gara spezzata tra spunti offensivi incoraggianti e blackout difensivi che pesano. Juric stringe i tempi, pretende ordine: sabato c’è il Trofeo Bortolotti con la Juventus.

RITMO E CARICHI – Calendario serrato, energie a contatore - Quattro test in otto giorni (Lipsia, Monza, Colonia e Opatija) lasciano inevitabili scorie nelle gambe. Juric accorcia la ripresa a 30’, gestisce minutaggi e chiede concentrazione: il caldo e i carichi non spiegano però le amnesie dietro.

SCENEGGIATURA – Due strappi e due rimonte, poi il sorpasso e il rigore - Kamaldeen apre sul secondo palo (1-0), Zibanović impatta (1-1), Ibrahim Sulemana fulmina da fuori (2-1), ancora Zibanović punisce a ridosso dell’intervallo (2-2). Ripresa, Ajayi in profondità fa 3-2; Samardžić se lo costruisce e lo segna dal dischetto (3-3) con un mancino sotto la traversa.

LE COSE BUONE – Qualità tra le linee e corsa sugli esterni - Samardžić detta tempi e inventa (assist per l’1-0, rigore procurato e trasformato), Kamaldeen è diretto e verticale, Ibrahim Sulemana mostra gamba e tiro. Scamacca mette minuti, dialoga spalle alla porta; Bernasconi e Palestra spingono, con Bonfanti dentro a sinistra nella ripresa per completare il giro.

LE NOTE DOLENTI – Transizioni scoperte e letture da registrare - Le tre reti subite nascono da errori di gestione e distanze: palla persa, palla verticale, attacco alla profondità. In costruzione Juric prova Godfrey centrale, Kossounou braccetto di destra e Ahanor a sinistra: meccanismi da oliare, accorciare prima e coprire meglio la linea alle spalle.

LE SCELTE – Poche rotazioni, identità da fissare - Juric lascia in campo gran parte dell’XI per dare continuità, poi cambia in chiave energia (Lonardo per Scamacca nel finale). L’Atalanta crea, ma deve alzare il livello senza palla: accelerare il pressing organizzato, pulire le uscite, gestire i momenti.

DOVE CRESCERE – Tre priorità tecniche immediate - 1) gestione del possesso in uscita e contro-pressing; 2) tempi della linea sui lanci avversari; 3) pesi in area: quando Scamacca esce, serve riempire con più uomini. Sono aggiustamenti da completare prima del debutto.

PROSSIME TAPPE – Primo vero esame e rifinitura - Il Trofeo Bortolotti con la Juventus sarà il banco più probante della pre-season: minutaggi “da gara”, ritmo alto, letture richieste. Poi dritti verso l’esordio in Serie A col Pisa: poco margine, tanta chiarezza su cosa sistemare.

Un pari che spiega la rotta: l’Atalanta ha qualità per segnare in ogni momento, ma deve smettere di concedere campo e fiducia agli avversari. L’identità di Juric passa dalla compattezza: stringere le maglie dietro, alzare la ferocia davanti. Il tempo è poco, le idee sono chiare. Ora servono fatti.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 10 agosto 2025 alle 12:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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