Si dice spesso che il fattore campo sia un valore aggiunto per ogni squadra ambiziosa, ma per l'Atalanta del 2025 questo concetto appare sempre più controverso. Le gare casalinghe, che un tempo erano il punto di forza della Dea, stanno infatti diventando il vero tallone d'Achille della formazione di Gasperini. Un paradosso per una squadra che, invece, lontano da Bergamo, è la migliore in assoluto di tutta la Serie A.
IL BOTTINO MAGRISSIMO IN CASA
Juventus, Napoli, Torino, Cagliari, Venezia, Inter, Lazio, Bologna e Lecce: nove incontri casalinghi nel 2025 che hanno prodotto una sola vittoria (contro il Bologna), cinque pareggi e tre sconfitte - esamina il dato primabergamo.it - . Numeri impietosi per una squadra che punta a confermare il proprio posto in Champions League. Specialmente se si considera che gli avversari che hanno strappato punti al Gewiss Stadium sono spesso squadre sulla carta inferiori.
Solo quattro punti conquistati tra le sfide con Torino, Cagliari, Venezia e Lecce rappresentano un dato significativo: la Dea fatica terribilmente contro le squadre che arrivano a Bergamo con il solo obiettivo di difendersi e portare via un risultato utile.
LA LENTEZZA CHE RENDE PREVEDIBILI
Non si tratta di una questione esclusivamente tecnica o tattica. Il gioco dell'Atalanta, noto per il dinamismo e la rapidità, tra le mura amiche si trasforma spesso in una manovra lenta e prevedibile. La squadra fa tanto possesso palla, ma con ritmi troppo bassi per superare difese attente e ben organizzate. Ecco perché arrivano poche reti e, soprattutto, pochi punti.
Gasperini ha provato diverse soluzioni tattiche, ma la questione sembra ormai psicologica: l'Atalanta fatica a trovare la scintilla giusta per sbloccare partite che, in teoria, sarebbero da vincere agevolmente.
LE PAROLE CONTANO POCO, I PUNTI MOLTO
Cercare le colpe, oggi, è probabilmente inutile. Il calcio è fatto di episodi, di dettagli, e una stagione da 38 partite ha sempre mostrato risultati sorprendenti, con piccole squadre capaci di fermare avversari più quotati. La storia del calcio insegna che nulla è scontato, e forse proprio questo rende il gioco così affascinante.
CHAMPIONS, ORA NON SI PUÒ SBAGLIARE
A quattro partite dalla fine, l'Atalanta resta comunque padrona del proprio destino europeo, forte di una classifica che ancora le sorride grazie soprattutto agli exploit lontano dal Gewiss Stadium. L'unico imperativo per Gasperini e i suoi uomini deve essere ora quello di conquistare i punti necessari per blindare una qualificazione che, vista la qualità della rosa, appare imprescindibile.
Il calendario offre occasioni da non perdere, ma sbagliare ancora a Bergamo potrebbe avere conseguenze pesanti. È il momento di ritrovare la vera Atalanta, quella capace di trasformare il proprio stadio da trappola a fortino.
Perché è vero che il calcio sa sorprendere, ma alla fine a contare sono i punti: quelli che, oggi più che mai, l’Atalanta non può più permettersi di lasciare per strada.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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