Robert Acquafresca, ex attaccante dell'Atalanta, è intervenuto al TMW News, dove ha iniziato parlando delle eliminazioni al Mondiale di Belgio e Germania: "Non mi aspettavo soprattutto l'uscita del Belgio perché mi dava l'idea di una squadra abbastanza completa. Forse la più grande delusione sono stati loro".
Ha avuto la fortuna di essere allenato da Allegri. È l'uomo giusto per gestire una situazione così difficile come quella della Juventus?
"Io lo dico da quando è tornato, è l'unico in grado di poter prendere le redini di questa situazione, ma è completamente nuova anche per lui e non è facile".
Allegri pensa davvero solo al risultato?
"Per come lo conosco io no. Ho fatto la mia stagione migliore con lui, mi sono veramente trovato bene. Poi è chiaro che finché vinci hai ragione, quando perdi si guardano il pelo nell'uovo e le cose negative, ma lui ne sta uscendo alla grande".
Che cosa cambia invece tra il metodo di allenamento di Gasperini e quello degli altri allenatori?
"Penso che sia stato uno dei primi in Italia a portare lo stile di gioco dell'uno contro uno a tutto campo. A volte ti penalizza, ma è internazionale e, specialmente in Europa, te lo ritrovi. Ci sono tante partite che l'Atalanta ha fatto veramente bene e ha segnato valanghe di gol. Per me è un grande allenatore, ma lo stanno dimostrando i risultati".
Che cosa ha significato Pioli per la sua crescita e quanto invece è cresciuto lui da quando l'ha allenata fino ad oggi?
"Per me è stata una persona veramente importante. A Bologna le cose non sono andate come speravo, però fa parte della crescita e della storia calcistica di ognuno di noi calciatori. Si vedeva subito che fosse un grande allenatore e credo che sia cambiato nella gestione dei giocatori perché a livello tecnico e tattico era già molto preparato".
Palladino invece, suo ex compagno, è diventato l'allenatore del Monza. Intuiva già un futuro di questo tipo per lui?
"Sono sincero, assolutamente no. Magari, pian piano, ha scoperto di voler fare quel mestiere, io ho scoperto l'opposto (ride, ndr). Poi magari mi verrà la voglia di provare. Sta andando veramente bene, sono contento per lui e gli auguro veramente di togliersi tante soddisfazioni".
Lei ha giocato con El Shaarawy e Perin, si aspettava una carriera diversa da parte loro?
"Penso che si possa parlare di una grandissima carriera per tutti e due. Stephan l'ho visto al Genoa quando saliva dalla Primavera e si vedeva che aveva delle qualità. Poi è chiaro che arrivare è un conto, confermarsi è un altro, ma lui è stato veramente bravo. Mattia anche, l'ho conosciuto al Genoa e penso che possano essere entrambi solo contenti della loro carriera".
Nainggolan invece può ancora dire la sua in Italia?
"Assolutamente sì. La sua forza è essere senza filtri, così come lo vedete è. Nonostante si lasci scappare sicuramente a volte qualche atteggiamento rivedibile, è un bravissimo ragazzo. Lo conosco, è una persona per bene e soprattutto un grandissimo calciatore. Può togliersi ancora tantissime soddisfazioni".
La sua presenza nello spogliatoio è positiva o negativa?
"Se non sapessi le cose non parlerei, ci ho giocato con lui. Per come lo conosco non è assolutamente un peso".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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