"L'Atalanta mi ha offerto il progetto più intrigante. Rispetto ad altri club ho sempre avuto per questa squadra le sensazioni più positive, inoltre mi ha catturato il metodo di gioco di questa squadra e non da poco i risultati ottenuti negli ultimi anni, tra cui la Champions". Così  Teun Koopmeiners fa il bilancio del suo primo mese alla Dea ai microfoni de L'Eco di Bergamo: "Qui è un calcio diverso, ma sto bene e devo capire come stare in partita e trovare il ritmo".

L'INSERIMENTO ALLA DEA - "Nel gruppo mi son subito trovato a mio agio - racconta il centrocampista olandese -, sto bene è quello che volevo. Sicuramente in questa prima fase Marten (de Roon, ndr) ha rappresentato per me una figura importante, ma devo dire che ho legato molto bene con Freuler e Djimsiti. Italiano? Sono all'inizio, devo sicuramente migliorare ma posso dire che ho accellerato gli studi e sto facendo due lezioni a settimana". 

RUOLO - "Il mio ruolo naturale è quello che ricopre de Roon, son un centrocampista centrale e cerco di dare ordine ed equilibrio alla squadra, posso giocare anche da centrale difensivo, l'ho già fatto. Il mio impiego fin ad ora? Sono cosciente che devo ancora assimilare certi meccanismi di gioco e trovare la continuità di giocata come desidera il mister". 

IL RAFFRONTO TRA GASP & VAN GAAL - "Entrambi curano i dettagli, però adottano sistemi differenti. In Italia ci sono più ribaltimenti di fronte rispetto al calcio olandese, che punta più al possesso palla che talvolta può risultare noioso". 

LE CARATTERISTICHE - "Sì sono un rigorista, ma son consapevole che qui ci sono altri giocatori a calciarli come Zapata e Muriel, sicuramente su qualche punizione ho più possibilità di dire la mia e già qualcuna le ho battute, quando sono stato chiamato in causa". 

OBIETTIVI - "Mi piacerebbe segnare qualche gol, ma la priorità ora è un'altra: voglio crescere a livello tattico e farlo alla svelta".

Sezione: Interviste / Data: Sab 16 ottobre 2021 alle 12:01
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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