Papu Gomez strizza l’occhio al Bologna: “Sarebbe spettacolare. Sartori fa sempre la differenza”

Alejandro «Papu» Gomez non smette di sognare e stavolta lo fa guardando verso Bologna. L’ex stella dell’Atalanta, fermo ormai da due stagioni, non ha nascosto il suo fascino per la nuova realtà rossoblù, in piena crescita grazie anche alla gestione illuminata del ds Giovanni Sartori. E proprio il dirigente che lo aveva portato a Bergamo potrebbe rappresentare un ponte ideale per un suggestivo ritorno in Italia.

IL LEGAME CON SARTORI - Gomez e Sartori, cinque anni di successi insieme all’Atalanta, sono legati da profonda stima reciproca. È proprio Gomez a svelare il retroscena del suo arrivo in nerazzurro: «Venivo da una situazione difficile in Ucraina, Sartori vendette Bonaventura al Milan e decise di puntare su di me. Giovanni ha un intuito formidabile, raramente sbaglia un colpo. Sa cosa serve davvero a una squadra e non si fa problemi a pescare talenti dal Sudamerica, dove è informatissimo».

FUTURO REALISTA - Gomez non si illude ma non si nasconde nemmeno. Alla domanda diretta su un suo possibile approdo in Emilia, risponde senza tentennamenti: «Giocare nel Bologna sarebbe straordinario. Sono realistico, so bene che cercano calciatori più giovani, comprendo i dubbi su di me perché vengo da due anni di inattività. Però una cosa posso dirla con certezza assoluta: chi decide di prendermi farà un affare».

ITALIANO ELOGIATO - Non solo Sartori nei pensieri dell’argentino, che spende parole importanti anche per Vincenzo Italiano, tecnico emergente del calcio italiano che ha appena conquistato la Coppa Italia con la Fiorentina. «Italiano è bravissimo. Lo seguo e apprezzo fin dai tempi dello Spezia: ogni volta che giochi contro le sue squadre sai già che sarà molto difficile, sono preparate benissimo sotto ogni punto di vista».

OCCASIONE DA COGLIERE? Il Papu lancia il sasso, adesso toccherà al Bologna decidere se raccoglierlo o meno. Certamente l’idea di ritrovare Sartori potrebbe stuzzicare Gomez e i rossoblù, regalando magari un finale di carriera da protagonista a uno dei talenti più apprezzati degli ultimi anni della Serie A.