Cinquanta milioni per un ragazzo che in Serie A non ha ancora giocato nemmeno un minuto. La risposta dell'Inter lascia di stucco, perché a queste cifre nel calcio moderno non si dice quasi mai no. Eppure, Francesco Pio Esposito, classe 2005, un gol ufficiale con la maglia nerazzurro (al Mondiale per Club), ha convinto tutti: dirigenza, staff tecnico e tifosi, tanto da far respingere al mittente l'offerta faraonica arrivata da Bergamo.

SCAMBIO RIFIUTATO – La proposta era intrigante: uno scambio diretto con Ademola Lookman, Pallone d'Oro africano, uno degli obiettivi principali del mercato interista. Eppure, nemmeno l'attaccante nigeriano è bastato per convincere il club milanese a lasciar partire Esposito. A confermarlo è stato lo stesso procuratore del giovane bomber, Mario Giuffredi: «L'Inter sa perfettamente che Esposito può diventare un grande attaccante, ecco perché ha rifiutato offerte enormi, come quella da 50 milioni arrivata dall'Atalanta».

INVESTIRE O AZZARDARE? – È inevitabile chiedersi se l'Inter abbia fatto la scelta giusta. Pio Esposito arriva da un ottimo anno con la magmglia dello Spezia, ma non ha ancora provato la pressione di San Siro, né tantomeno quella di una partita di Champions League. Rifiutare una cifra così alta significa avere la certezza che Chivu sia pronto a puntare forte su di lui, garantendogli spazio e occasioni per crescere, sbagliare e maturare. Ma sarà veramente così?

ATALANTA, L'OCCASIONE PERSA – Per contro, l’Atalanta avrebbe dato a Esposito la maglia che fu di Mateo Retegui, garantendogli continuità, minuti in campo e la possibilità concreta di diventare immediatamente protagonista. Una scelta che avrebbe fatto crescere ulteriormente il valore di un ragazzo già oggi stimato 50 milioni solo per il suo potenziale.

IL RISCHIO – Ecco perché ora l’Inter ha una grande responsabilità. Non sfruttare subito il talento di Pio Esposito significherebbe perdere una straordinaria occasione. Il potenziale va coltivato con minuti, presenze e fiducia sul campo. Il rischio, altrimenti, è quello di aver rinunciato a una grande plusvalenza per restare con un talento mai del tutto sbocciato. Solo il tempo dirà se la decisione dell'Inter sia stata una geniale intuizione oppure un errore difficile da digerire.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 24 luglio 2025 alle 11:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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