Sabato sera la New Balance Arena non sarà solo il teatro di una sfida cruciale per la classifica. Sarà un crocevia di destini, un album dei ricordi da sfogliare con il cuore in gola e la calcolatrice in mano. Se la Roma di Gasperini arriva a Bergamo lanciatissima (-3 dalla vetta) e con il fiato sul collo dell'Inter, la Dea di Palladino cerca l'acuto negli scontri diretti per riaccendere la corsa europea. Ma tra le pieghe di un match tatticamente elettrico, si nasconde una trama fittissima fatta di "ex" velenosi, ritorni attesi e storie di mercato che, come in un film, avrebbero potuto cambiare la sceneggiatura della stagione.

CUORE DIVISO A METÀ: I NERAZZURRI – In casa atalantina, il passato giallorosso bussa alla porta di tre protagonisti. Gianluca Scamacca, romano di nascita e cresciuto a Trigoria fino al 2015, incarna il classico "nemo propheta in patria": volato via giovanissimo verso il PSV e oggi bomber della Dea, dopo essere stato accostato infinite volte al ritorno nella Capitale senza mai concretizzare. Discorso simile per Nicola Zalewski, figlio puro del settore giovanile romanista (123 presenze), arrivato a Bergamo la scorsa estate dopo la breve parentesi interista. E poi c'è Davide Zappacosta: la sua esperienza romana nel 2019/20 fu una meteora sfortunata, frenata dalla rottura del crociato e chiusa con appena 9 presenze.

COLONNE ROMANE (CON ANIMA OROBICA) – Sull'altra sponda, il sapore dell'amarcord è forse ancora più forte. Gianluca Mancini e Bryan Cristante sono diventati i pretoriani della Roma, ma la loro metamorfosi in top player è avvenuta proprio all'ombra delle Mura Venete sotto la guida di Gasp. Il difensore si affermò come marcatore goleador tra il 2017 e il 2019, mentre il centrocampista visse una stagione magica da incursore puro (15 gol in 59 gare) prima di trasformarsi in mediano davanti alla difesa. In panchina siede poi Pierluigi Gollini, oggi vice-Svilar, ma per anni custode indiscusso dei pali atalantini e protagonista delle notti europee più belle fino al 2021.

SLIDING DOORS: IL CASO WESLEY E KRSTOVIC – Ma la vera beffa del destino si gioca sulle fasce e in attacco - approfondisce L'Eco di Bergamo -, con due nomi che hanno preso direzioni opposte all'ultimo secondo. La storia di Wesley è un romanzo: nell'agosto 2024 era virtualmente un giocatore dell'Atalanta (affare da 20 milioni col Flamengo), prima che intoppi burocratici facessero saltare tutto, portando la Dea a virare su Bellanova. Oggi il brasiliano è la freccia letale di Gasperini alla Roma, un rimpianto che corre veloce. Percorso inverso per Nikola Krstovic: a lungo corteggiato dai giallorossi, ha finito per sposare la causa atalantina lo scorso 19 agosto, in un ideale scambio di obiettivi che sabato sera cercherà il suo verdetto sul campo.

Su tutto questo intreccio di vite, troneggia ovviamente l'ombra lunga di Gian Piero Gasperini. Il suo ritorno a Bergamo da avversario chiude il cerchio di una serata dove passato e presente si guarderanno negli occhi. Per novanta minuti non ci sarà spazio per i sentimenti, ma al fischio finale, statene certi, i ricordi peseranno quanto i tre punti.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 07:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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