È bastato un mese per cambiare la narrazione: da un’infermeria piena a una rosa finalmente completa, l’Atalanta di Ivan Juric torna a sorridere. La grande emergenza che aveva condizionato le ultime settimane è solo un ricordo. Oggi, la Dea può guardare alle prossime tre settimane – sette partite in 22 giorni – con l’entusiasmo e la tranquillità di chi sa di avere due uomini per ogni ruolo. Un lusso che il tecnico croato non aveva ancora potuto permettersi, e che arriva nel momento più intenso della stagione: tra la sfida con la Lazio e la gara di Champions League contro lo Slavia Praga, passando per Cremonese e Milan, Juric potrà finalmente applicare la rotazione che aveva solo immaginato.

DIFESA COMPLETA, SCALVINI E KOSSOUNOU TORNANO – Il primo segnale positivo arriva dal reparto arretrato. La linea difensiva, per settimane ridotta ai minimi termini, è di nuovo al completo. Dopo l’infortunio di Kossounou e la lunga assenza di Scalvini, Juric può tornare a disegnare la retroguardia secondo i propri principi tattici, basati su intensità, marcature preventive e costruzione dal basso.

Domenica contro la Lazio, il tecnico avrà diverse opzioni - fa il punto in casa nerazzurra La Gazzetta dello Sport -. Non è escluso che scelga la continuità, riproponendo il terzetto Hien-Djimsiti-Ahanor, ma è ormai vicino il rientro di Scalvini, che ha superato le noie muscolari e necessita soltanto di ritmo partita. Anche Kossounou, fermato dal Bruges al Como, è pronto a tornare nella rotazione.
L’emergenza è finita: la difesa della Dea non è più un reparto da gestire con il fiato corto, ma un’area di forza su cui costruire il prossimo ciclo di partite.

CENTROCAMPO EQUILIBRATO, CON DE ROON DI NUOVO ARRUOLABILE – In mezzo, il motore nerazzurro è tornato a girare. Con Ederson recuperato e De Roon nuovamente disponibile dopo la squalifica, l’Atalanta può contare su un reparto dinamico, fisico e versatile. L’unico sempre presente nelle ultime settimane è stato Pasalic, vero jolly tattico di Juric, in grado di agire da mezzala, trequartista o incursore. La gestione delle energie sarà cruciale: tra campionato e Champions, il tecnico dovrà bilanciare qualità e intensità, ma per la prima volta potrà farlo senza rinunce forzate.

SETTE UOMINI GOL: L’ATTACCO È UN’ARMA TOTALE –
La vera notizia, però, arriva dal fronte offensivo: Juric ha finalmente l’attacco al completo. Dopo settimane di assenze, il tecnico può contare su un reparto ricchissimo di soluzioni: Lookman, Scamacca, De Ketelaere, Krstovic, Samardzic, Maldini e Sulemana. A questi si aggiunge Pasalic, che per caratteristiche e tempi d’inserimento può essere considerato l’ottavo “uomo gol”. Per la prima volta dall’inizio della stagione, la Dea potrà proporre diverse versioni del proprio gioco: dal 3-4-2-1 con due trequartisti mobili al 3-4-1-2 più diretto, fino a soluzioni con tre attaccanti puri. La concorrenza interna – e i cinque cambi – diventano ora la principale arma di Juric, che può contare su forze fresche e qualità diffusa.

SCAMACCA E LOOKMAN, RIENTRI CHIAVE – I due nomi più attesi sono proprio loro. Gianluca Scamacca, fermo da un mese e mezzo per un’infiammazione al ginocchio, è pronto a tornare tra i convocati e potrebbe giocare uno spezzone già contro la Lazio.
Ademola Lookman, rientrato in anticipo dagli impegni con la Nigeria, tornerà ad allenarsi con il gruppo nel pomeriggio e sarà disponibile per domenica.

Due innesti fondamentali non solo per la qualità individuale, ma anche per la varietà tattica: con la loro presenza, l’Atalanta può cambiare volto in corsa, passando da una squadra di gestione a una di pura verticalità.

JURIC, FINALMENTE LA SUA DEA – La rosa ora è completa, l’infermeria è quasi vuota (resta ai box il solo Bakker), e il tecnico croato ha davanti a sé la versione più vicina alla sua idea di Atalanta: aggressiva, corale, con una batteria di attaccanti capaci di entrare e incidere in qualsiasi momento. In attesa di vedere se la ritrovata abbondanza si trasformerà anche in spettacolo, una cosa è certa: la Dea è tornata a essere una squadra vera, con opzioni, alternative e uomini in grado di fare la differenza.

E Juric, che ha atteso pazientemente questo momento, ora non vede l’ora di giocarsi tutte le sue carte.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 07:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print