Da Tallinn a Udine, due partite e due immagini diverse. A Tallinn, una palla che scappa via e un lampo di rabbia; a Udine, due parate decisive e la certezza di un portiere tornato dominatore. Gianluigi Donnarumma, capitano dell’Italia, ha imparato a convivere con l’errore e a trasformarlo in forza. La sua voce, oggi, è quella di chi non ha più dubbi: la Nazionale di Rino Gattuso tornerà al Mondiale. «La terza volta non accadrà, non può accadere – assicura Donnarumma ai microfoni de La Gazzetta dello Sport –. Questa Nazionale finirà dentro al prossimo campionato del mondo. Non ho dubbi». Un’affermazione netta, quasi un giuramento, che racconta lo stato d’animo di una squadra risorta dopo anni di ferite e mancate qualificazioni.

UN MONDIALE NEL MIRINO – Il portiere del Manchester City, oggi leader assoluto dell’Italia di Gattuso, è consapevole che marzo – mese dei playoff – sarà un tornante decisivo. «Le lezioni del passato servono se le fai tue – spiega –. Non sottovaluteremo nessuno. Questo gruppo si vuole bene, si aiuta, e si farà trovare pronto quando arriverà il momento». Una fiducia maturata grazie anche al lavoro del nuovo commissario tecnico: «Abbiamo tempo per entrare ancora di più in sintonia con lui e per dare sostanza alle sue idee. Gattuso ci sta trasmettendo qualcosa di potente».

TRA MANCHESTER E LA SERIE A – Da quando è sbarcato in Inghilterra, Donnarumma ha imparato a guardare la Serie A da spettatore appassionato. E il suo giudizio è positivo: «Mi piace, la trovo divertente. Se c’è divertimento, c’è interesse. È un campionato vivo e incerto, con quattro o cinque squadre che possono giocarsela fino alla fine». Un parere che arriva da un osservatorio privilegiato: «Ho avuto la fortuna di vivere campionati diversi – spiega –. Dalla Ligue 1 alla Premier League, dove sono arrivato da poco, posso dire che il nostro calcio non è inferiore. È diverso, ma non meno competitivo».

IL MILAN LO CONVINCE – Sul tema Scudetto, Donnarumma non si nasconde. «Mi piace il Milan, mi incuriosisce la svolta che hanno avuto. Ho parlato con gente che conosce bene l’ambiente: là dentro ci credono, e fanno bene a farlo». Per lui, i rossoneri restano una squadra dalle «grandi ambizioni», pronta a competere fino all’ultima curva. E poi gli avversari: «L’Inter ha una forza consolidata, il gruppo è collaudato. Il Napoli di Conte trasmette energia e competenza, la Roma di Gasperini ha margini enormi e la Juventus va sempre tenuta in considerazione. È un campionato bello, incerto, da godersi fino in fondo».

INCANTATO DA GUARDIOLA – La nuova vita di Donnarumma passa anche dai colori del Manchester City, dove ha trovato un ambiente che lo ha accolto come un veterano. «Mi hanno voluto con fermezza, mi hanno fatto sentire importante e ora mi considerano già uno di loro» racconta. E su Pep Guardiola, il portiere è quasi poetico: «Quando lo ascolti resti incantato. Me lo immaginavo così, ma la realtà è ancora meglio di quanto pensassi. Spero di restare qui a lungo, è un’esperienza unica».

L’ENERGIA DI GATTUSO – Da Pep a Rino, due allenatori diversissimi, ma entrambi capaci di lasciare il segno. «Gattuso te lo senti addosso – spiega Donnarumma –. È come se fosse dietro di te in ogni momento della partita. Ama il dialogo, parla tanto, ci spiega tutto. In poco tempo ci ha restituito un’identità fortissima». E non c’è paura dei playoff: «La parola non ci spaventa, non ci condiziona. Questa Nazionale ha dentro di sé energia e voglia di riscatto».

MISSIONE MONDIALE – Donnarumma oggi guarda oltre i confini della Premier e della Serie A. Sa che il suo compito, da capitano e da simbolo, è quello di riportare l’Italia dove merita. Scommette sul Milan, applaude l’incertezza del nostro campionato, si gode Guardiola e si lascia trascinare da Gattuso.
Ma dentro di sé, tra i guanti e il cuore, ha un solo obiettivo: far suonare di nuovo l’inno di Mameli su un campo mondiale.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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