Il calendario ha scelto la via del melodramma: l’avventura di Raffaele Palladino sulla panchina dell’Atalanta inizierà nel luogo dove tutto è cominciato, Napoli, e proseguirà contro la squadra che ha allenato fino a pochi mesi fa. Due tappe ravvicinate, due intrecci emotivi forti e il sapore di un destino che vuole subito mettere alla prova nervi, cuore e lucidità del nuovo tecnico nerazzurro.

NAPOLI – Un ritorno carico di significati
Esordire a Napoli non è una partita come le altre per Palladino. Si giocherà a pochi chilometri da Mugnano, la città dove è nato, cresciuto e dove ha mosso i primi passi da calciatore. Un ritorno che sa di radici e memoria, di energia familiare e di quel calcio popolare che ha plasmato la sua identità.
Sulla panchina opposta ci sarà Antonio Conte, simbolo di un’epoca che incrociò Palladino agli albori della sua carriera juventina. Un duello tecnico e simbolico, tra presente e passato.

LE COINCIDENZE – Conte come anello di congiunzione
Quando Palladino faceva il suo debutto nella Juventus, Conte stava chiudendo la sua carriera in bianconero. Una staffetta morale più che tecnica, che oggi si ripropone in Serie A in un incrocio dal sapore cinematografico.
Trovarsi contro proprio lui, alla guida del Napoli, nel suo primo passo alla Dea, aggiunge intensità a una sfida che già di per sé ha un valore emotivo altissimo.

LA PRIMA A BERGAMO – La Fiorentina torna subito sulla sua strada
Se la trasferta al Diego Armando Maradona è un viaggio nelle origini, l’esordio casalingo sarà un confronto con il passato più recente.Alla New Balance  Arena, la prima di Palladino in casa sarà infatti contro la Fiorentina, la squadra che ha guidato fino alla scorsa stagione in 53 partite, lasciando un’impronta importante fatta di gioco, idee e relazioni. Sarà un ritorno immediato, quasi inevitabile: il calcio, spesso, costruisce narrative che nessuno sceneggiatore scriverebbe meglio.

UN AVVIO CHE METTE ALLA PROVA – Identità, emozioni e coraggio
Napoli e Fiorentina rappresentano due test diversi ma ugualmente impegnativi: la prima partita sarà una questione di cuore e controllo emotivo, la seconda una verifica tecnica e tattica contro un gruppo che Palladino conosce nei dettagli. Per l’Atalanta, sarà anche l’occasione per vedere da subito la personalità del nuovo tecnico, chiamato a gestire un avvio di stagione che più intenso non poteva essere.

Il destino ha scelto un percorso spettacolare per cominciare il ciclo di Palladino alla Dea: prima la sua terra, poi la sua ex squadra. Due sfide che parlano di emozioni, coincidenze e incroci, ma anche di ambizione e coraggio. È il calcio, quello che «a volte sembra davvero inventato dal diavolo»: perfetto per raccontare storie come questa.

© foto di Atalanta.it
Sezione: Primo Piano / Data: Gio 13 novembre 2025 alle 08:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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