Chi segue il calcio italiano conosce ormai il nome di Nicola Zalewski, ma non tutti ricordano il suo percorso nei settori giovanili della Roma. Nei 2002 giallorossi era uno dei punti di riferimento tecnici, spesso con la maglia numero 10 sulle spalle, chiamato a inventare tra trequarti e corsia offensiva. In quel gruppo, insieme a lui, si sono formati anche Calafiori e Bove, oltre a compagni meno noti come Boer, Tripi, Milanese e Ciervo.

L’ESORDIO CON MOURINHO - La svolta arrivò con José Mourinho - ripercorre e descrive L'Eco di Bergamo -, che decise di puntare su di lui in un momento delicatissimo: pochi giorni dopo la scomparsa del padre, il giovane debuttò in un derby vinto, vivendo emozioni difficili da dimenticare. Quella fiducia non fu casuale: nella seconda parte di stagione Zalewski diventò titolare, guadagnandosi spazio e considerazione. Una delle prove più convincenti arrivò proprio contro l’Atalanta, in una partita che segnò il punto più basso della Dea nell’era Gasperini, finita fuori dall’Europa.

DA PROMESSA A REALTÀ - Col passare dei mesi, però, il rapporto con l’ambiente romano si incrinò. Non è raro che i prodotti del vivaio subiscano aspettative eccessive e Zalewski non fece eccezione. La scelta di cambiare aria si rivelò utile: l’Inter, che lo aveva accolto nel 2024, riuscì in pochi mesi a valorizzarlo e a realizzare un’importante plusvalenza. Adesso il nuovo capitolo si apre a Bergamo, dove l’Atalanta lo ha scelto per riempire la casella lasciata scoperta da Ruggeri.

I PRECEDENTI CON LA DEA - Curiosamente, Zalewski aveva già incrociato più volte i nerazzurri nelle categorie giovanili, con numeri che non passarono inosservati: due gol e un assist in quattro partite contro l’Atalanta, compresa una rete nella semifinale scudetto Primavera 2021/22. In quella sfida, dall’altra parte, c’era un giovanissimo Giorgio Scalvini: oggi compagni, allora avversari. Alla fine quello scudetto lo vinse l’Empoli di Asllani e Baldanzi, altri due talenti che si sarebbero imposti più avanti.

NUOVA SFIDA A BERGAMO - A 23 anni, con già 95 presenze in Serie A e un’esperienza internazionale tra Nazionale polacca, Mondiali ed Europei, Zalewski ha ora l’occasione di rilanciarsi in un ambiente che ha fatto della crescita dei giovani la propria cifra distintiva. Juric, che lo conosce già dai mesi condivisi a Roma, ne apprezza duttilità e coraggio: qualità che a Bergamo, con il sostegno di un gruppo solido e la spinta del New Balance Arena, possono trovare la loro dimensione migliore.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mar 19 agosto 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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