Nell'intenso duello tattico tra Atalanta e Roma, la freschezza e la determinazione dei giovani fanno la differenza: è Sulemana, subentrato dalla panchina, a regalare tre punti pesantissimi ai nerazzurri, spezzando l'equilibrio con una giocata da applausi. Dietro il successo bergamasco, una precisa strategia offensiva e una mentalità aggressiva che non conosce pause.

DUELLO DI IDEE - Lo scontro tattico tra Gasperini e Ranieri ha regalato una partita avvincente sotto ogni punto di vista - approfondisce a ragggi X L'Eco di Bergamo -. Speculare nell'assetto iniziale, con entrambe le squadre disposte con una difesa a tre e centrocampo folto, l'incontro si è presto trasformato in una sfida di interpretazioni diverse del medesimo modulo. I nerazzurri, schierati con un 3-4-3 puro, hanno puntato su dinamismo e movimenti rapidi in verticale, mentre i giallorossi hanno cercato la superiorità numerica negli spazi intermedi con un 3-4-2-1 più articolato.

IL MATCH WINNER - Decisivo, e non poteva essere altrimenti, il giovane Sulemana. Entrato in campo a gara in corso, il talento nerazzurro ha messo in mostra proprio quelle caratteristiche che Gasperini cercava per dare una scossa decisiva alla gara: inserimento centrale, aggressività in area e precisione balistica. Proprio Sulemana, seguendo intelligentemente un’azione dalla seconda linea, ha trovato il gol del definitivo vantaggio nerazzurro con un destro chirurgico e imprendibile.

ATTACCO NERAZZURRO SUPERIORE - Nel confronto tra i reparti offensivi, l'Atalanta è apparsa decisamente più fluida ed efficace rispetto alla Roma. Lookman, autentico trascinatore dei bergamaschi con le sue accelerazioni e tagli improvvisi, ha creato continue apprensioni alla retroguardia romanista, ben supportato dagli intelligenti movimenti di Retegui, abilissimo a svariare per creare spazi e opportunità. Al contrario, la manovra offensiva giallorossa è rimasta troppo spesso episodica e discontinua, accendendosi solo a sprazzi grazie soprattutto alle intuizioni di Shomurodov e ai guizzi di Soulé.

BATTAGLIA IN MEZZO AL CAMPO - Proprio nel cuore del gioco si è vista la sfida più intrigante, quella tra il dinamismo di Ederson e la fisicità esplosiva di Koné. I due hanno dato vita a duelli intensi e continui cambi di ritmo, ma nel complesso la maggior continuità e l'incisività del brasiliano nerazzurro hanno contribuito in maniera determinante al predominio finale della squadra di Gasperini.

INTUIZIONI E CAMBIAMENTI - Ranieri ha provato ad aumentare l'imprevedibilità offensiva arretrando Shomurodov quasi in posizione di trequartista mobile, liberando spazi per l'inserimento di Dovbyk e Soulé. L'intuizione, tatticamente interessante, non è però riuscita a ribaltare gli equilibri, anche a causa della solidità e degli automatismi ormai ben oliati dell'Atalanta. I nerazzurri, nel finale, hanno chiuso con un più prudente ma efficace 3-4-2-1, garantendo compattezza e lucidità fino al triplice fischio.
 

Sezione: Serie A / Data: Mar 13 maggio 2025 alle 08:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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