Il Milan inciampa di nuovo sul più bello. Dopo Cremonese e Pisa, arriva un altro stop contro una provinciale: al Tardini finisce 2-2 con il Parma, in una partita dai due volti che riaccende i fantasmi di un mal di pancia ormai cronico. I rossoneri dominano per mezz’ora, danno l’impressione di poter archiviare la pratica in fretta, poi si spengono, concedono campo e ritmo, e vengono puniti da un Parma che non molla mai.

DOMINIO ROSSONERO, MA SENZA CHIUDERLA - Per 25 minuti il Milan di Allegri gioca come sa: pressione alta, palleggio fluido, verticalizzazioni rapide. L’1-0 arriva con una manovra da manuale, e il raddoppio sembra solo questione di tempo. Ma la squadra si ferma sul più bello, spreca un paio di occasioni nitide e soprattutto abbassa il ritmo. Il Parma, che fino a quel momento era stato in balia del gioco avversario, trova coraggio e al primo affondo serio accorcia le distanze con Delprato, bravo a insistere dopo due respinte della difesa.

ESTUPINAN, RIENTRO DA INCUBO - Il protagonista in negativo della serata è Pervis Estupinan, al rientro dopo più di un mese di stop. Il laterale ecuadoriano è colpevole sul primo gol, dove si perde completamente la marcatura, e non esente da responsabilità sul secondo, arrivato a coronamento della rimonta. Una serata da dimenticare per lui, che fatica a trovare ritmo e concentrazione.

PARMA, CUORE E CORAGGIO - Il Parma di Cuesta gioca una ripresa d’intensità e determinazione. I gialloblù ci credono, aggrediscono ogni pallone e trovano il pareggio meritato, trasformando il finale in una corrida: occasioni da entrambe le parti, con schemi saltati e difese in affanno. Ottima prova del portiere Britschgi, decisivo in almeno due interventi, e del solito Delprato, match winner morale della serata.

ALLEGRI: «DUE PUNTI PERSI» A fine gara, la delusione di Massimiliano Allegri è palpabile: «Siamo rientrati dagli spogliatoi addormentati, abbiamo pensato che fosse già finita e abbiamo smesso di giocare», ha dichiarato senza mezzi termini. Il tecnico bianconero (oggi rossonero, in senso ironico per il suo pragmatismo) vede sfumare altri due punti preziosi e punta il dito sulla mancanza di maturità: un copione già visto più volte in questa stagione.

CUESTA SORRIDE - Dall’altra parte, Cuesta si gode la notte del Tardini: «Siamo stati bravi a crederci, il pareggio è meritato. Abbiamo sofferto, ma la squadra ha reagito con cuore». Un punto che vale tanto per il morale dei ducali, capaci di fermare una big e dimostrare ancora una volta di non essere semplici comparse. Il Milan, invece, si ritrova ancora a fare i conti con la sua fragilità mentale: forte con le grandi, distratto con le piccole. Un copione che rischia di pesare, se non si trasforma presto in una vera lezione.

IL TABELLINO

PARMA-MILAN 2-2 (p.t. 1-2)
12’ Saelemaekers (M), 25’ rig. Leao (M), 45’ Bernabé (P), 62’ Delprato (P).

PARMA (3-5-2): Suzuki; Delprato, Valenti, Ndiaye (46’ Troilo); Britschgi, Bernabé (81’ Hernani), Keita, Sorensen, Lovik (70’ Valeri); Cutrone (92’ Cremaschi), Pellegrino.
A disp.: Corvi, Rinaldi, Benedyczak, Begic, Djuric, Trabucchi, Plicco, Cardinali, Tigani, Konaté.
All.: Cuesta.

MILAN (3-5-2): Maignan; De Winter (87’ Athekame), Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Ricci (70’ Pulisic), Estupiñan (70’ Bartesaghi); Leao (60’ Loftus-Cheek), Nkunku.
A disp.: Terracciano, Torriani, Tomori, Oduogu, Jashari.
All.: Allegri.

ARBITRO: Di Bello di Brindisi.

NOTE: Ammoniti: Sorensen (P), Modric (M) per gioco scorretto. 
Tiri in porta 5-5 (un palo per il Parma). Tiri fuori 3-5. Angoli 4-3. Fuorigioco 2-1. Recupero: 3’ p.t., 5’ s.t.
Spettatori 22.064, incasso € 563.130,22 (record nella storia del Parma).

© foto di www.imagephotoagency.it
© foto di www.imagephotoagency.it
© foto di www.imagephotoagency.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Sezione: Serie A / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 00:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print