Urbano Cairo, presidente del Torino, non riesce a nascondere la sua irritazione dopo l'ultimo incontro del suo club. Le sue parole risuonano di un'accusa pungente - riporta La Stampa - contro le decisioni arbitrali, sottolineando una mancanza di rispetto per il Torino. Cairo, con toni tutto fuorché pacati, esprime il suo disappunto riguardo alle decisioni che, a suo dire, hanno penalizzato il suo club in modo ripetuto e ingiusto.

COMPARAZIONI CON L'ATALANTA - Il presidente granata porta in evidenza un episodio specifico di una partita recente dell'Atalanta contro l'Inter, mettendo in luce un'apparente discrepanza nel trattamento arbitrale. Cairo descrive l'episodio in cui Lookman dell'Atalanta ha partecipato in una giocata che ha portato al gol di Scamacca, nonostante un lieve contatto. L'arbitro ha convalidato il gol, una decisione che, secondo Cairo, non è stata applicata con la stessa interpretazione in una situazione analoga durante la partita del Torino.

LA QUESTIONE DEL RIGORE NEGATO - Cairo prosegue nel suo sfogo, lamentando un rigore non concesso al Torino. La sua frustrazione si trasforma in un'amara riflessione sulla possibile necessità per i giocatori di "buttarsi" per ottenere decisioni a favore, una pratica che Cairo rifiuta come soluzione. Tuttavia, sottolinea l'importanza di riconoscere le infrazioni anche quando i giocatori rimangono in piedi, evidenziando una problematica nella coerenza dell'arbitraggio.

Le parole di Cairo riflettono un profondo senso di ingiustizia e la percezione di un pregiudizio nei confronti del Torino. La sua analisi critica e le comparazioni con altre partite mostrano un desiderio di coerenza e equità nell'arbitraggio. Questo sfogo rappresenta non solo la delusione di un singolo episodio, ma un accumulo di frustrazioni che, secondo Cairo, hanno avuto un impatto significativo sulle prestazioni del Torino. 

Sezione: Altre news / Data: Mar 14 novembre 2023 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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