Robin Gosens, ha rilasciato una lunga intervista alla rivista Aktuell, anticipando e raccontando alcuni spunti del suo prossimo libro autobiografico, in uscita l'8 Aprile “Dreaming is Worthwhile” e si racconta a 360°. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com.
Che messaggio vuoi trasmettere col tuo nuovo libro?
"Come suggerisce il titolo del libro, sognare è qualcosa di molto importante, indipendente dal calcio. Se non hai obiettivi, né sogni, non hai nulla su cui lavorare. Credo, che chi lavora sodo e fa sacrifici per raggiungere un obiettivo, poi tutti hanno la possibilità di poter ottenere ciò che hanno sempre desiderato. Per me è stato lo stesso, in realtà ho sempre sognato di diventare un giorno un calciatore professionista".
Com'è avere la tua vita davanti a te in 256 pagine?
"Follia! Sicuramente si è consci che questa è la tua storia e penso a chi, per certi versi e punti, si potranno ispirare o potranno trarre delle motivazioni. Tutto questo per me è sensazionale".
A chi consigli il libro?
"Da un lato, a tutti gli appassionati di calcio, perché ovviamente si concentra molto sulle esperienze che ho avuto nel calcio, dai momenti vissuti in Champions League fino alla nazionale. Ma anche per le persone che desiderano una visione più approfondita del calcio in generale. E' un libro generalmente per tutti coloro che hanno bisogno di una storia per cui ispirarsi".
Il tuo sogno c'era sempre anche dopo il provino col Dortmund fallito?
"Sì, il sogno era sempre lì, anche che andò male il provino col Borussia. Ho sempre cullato il sogno, fino a quando poi uno scout di Vitesse Arnheim era lì a Kleve. In realtà voleva vedere un altro giocatore - racconta Gosens -, ma alla fine mi ha parlato. In quella circostanza la fortuna giocò un ruolo fondamentale, quando mi ha dato la possibilità di far un provino. Era logico che ci avrei messo cuore e anima, perchè non avrei buttato mai una seconda possibilità. Da ragazzo ho avuto uno spirito libero e credo che forse un percorso iniziato fin da piccolo dedicato alla vita calcistica in un collegio, forse non sarebbe stato giusto per me. Non avrei fatto quelle esperienze ed errori che mi hanno poi aiutato a diventare l'uomo che sono oggi. Ho avuto una vita completamente normale. Detto ciò, tengo a precisare che ho il rispetto per i giocatori che hanno avuto un centro di formazione giovanile, questo mio percorso non è certamente quello più facile, mi ha portato comunque all'obbiettivo".
Parliamo dell'Atalanta, negli ultimi anni è diventata una squadra estremamente eccitante. Come si spiega questo?
"Diversi fattori hanno giocato un ruolo importante qui, sicuramente ha giovato il fatto che il gruppo è più o meno sempre rimasto lo stesso negli anni ed è cresciuto insieme. C'è unione e questo è essenziale per avere successo. Siamo una squadra di nome e di fatto, ci conosciamo ormai a memoria e abbiamo un modo di giocare nostro, unico. Nessuno è alla nostra portata".
Siamo curiosi, che aspetto ha il vostro modo di giocare?
"Adottiamo un pressing enormemente alto, a volte a senso unico in tutte le zone del campo, anche se questo talvolta potrebbe lasciare dei segni di vulnerabilità in fase difensiva. Quando premiamo e spingiamo così in alto e siamo in possesso palla, lo facciamo con tanti giocatori nell'area avversaria, e questo rende vita dura a chi ci ha di fronte ed è anche uno spettacolo da vedere. Il nostro allenatore (Gasperini, ndr) ci dice sempre che preferisce vincere le partite 5-4, piuttosto che un noioso 1-0".
A proposito di Bergamo, purtroppo la città è diventata un po' il simbolo nel mondo per via del Coronavirus. Come hai vissuto quel periodo?
"Guardando indietro, è stato il momento più difficile della mia vita. Sono stato chiuso a casa per otto settimane. Dopo quanto veniva trasmesso in tv e sui giornali sulla città di Bergamo, molti amici volevano sapere se fossi ancora vivo, è stato tutto bruttissimo. Quando ci penso, mi viene ancora la pelle d'oca. Questo tempo mi ha insegnato cosa è veramente importante nella vita e cosa significa avere affianco le persone più care e soprattutto sapere che stiano bene. Tutto il resto è secondario"
In quel periodo gli studi ti hanno aiutato?
"Certamente e anche il fatto che studi psicologia mi ha portato, in quella fase, a momenti di autoriflessione che ha mi ha aiutato a non perdere la testa, ad ascoltarmi. Ho parlato tanto con la mia ragazza Rabea, abbiamo parlato di tutto, così come anche i miei studi mi hanno distratto. Se devo trovare solo un lato positivo del Coronavirus, li riconduco ai progressi fatti nei miei studi in quelle otto settimane di lockdown, perchè mi ha permesso di dare diversi esami, altrimenti mi sarebbe servito un anno".
Come ti sei sentito quando è arrivata la chiamata della nazionale tedesca?
"Felice e mi son sentito subito parte del gruppo. Sono stato molto contento del mio debutto contro la Spagna, ma ci sono altre che vorrei dimenticare, come la mia prestazione contro la Svizzera. La squadra mi ha messo subito a mio agio e poi quando uno come Toni Kroos, il giocatore con più esperienza, viene da te e ti fa i complimenti per la stagione con l'Atalanta, ti fa sentire bene".
© Riproduzione riservata
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
Altre notizie - Altre news
Altre notizie
- 10:30 Cagliari in emergenza, spesa a Bergamo: nel mirino Maldini e Brescianini. L'asse con la Dea si scalda
- 09:57 Calciomercato DeaInter, il paradosso della capolista fragile: a destra è emergenza, caccia al nuovo Dumfries. Suggestione Palestra
- 09:45 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Riccardo Mancini (DAZN) avvisa la Dea: " Inter, Roma e Bologna diranno chi sei. Senza Lookman perdete tanto, ma l'Europa c'è"
- 09:35 Il personaggio - Musah, la nuova scommessa di Palladino: da oggetto misterioso a risorsa per l'emergenza
- 09:30 ZingoniaPašalić torna in gruppo, terapie per i due infortunati
- 09:15 Dea, il futuro in nove giorni: un trittico di fuoco per misurare la febbre europea
- 09:00 Schelotto: "Palladino leader nato, la mia Dea era una famiglia. Gasp? Con lui avrei volato”
- 08:30 La Dea non vince contro l’Inter da più di 7 anni
- 07:30 Coppa d'Africa 2025: esordio vincente per Lookman e la Nigeria
- 06:45 PRIMA PAGINA - L’Eco di Bergamo: "Svolta Palladino. Il trittico con le big snodo della stagione"
- 06:45 PRIMA PAGINA - TuttoSport: "John-Lucio patto Juve"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Gazzetta dello Sport: "Vai con Pio"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Palestra come Lookman"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Atalanta-Inter, più di una gara Voci di mercato su Ederson & co"
- 18:00 Esclusiva TAGiorgio Pesenti a TA: "Quella classe del '75 con Morfeo e Tacchinardi era un sogno"
- 16:00 Bonny salta l'Atalanta. Ecco le ultime in casa Inter
- 15:15 Atalanta-Inter: dirige La Penna. Ecco la designazione completa
- 13:00 Inizia la Coppa d'Africa per Kossounou e Lookman
- 12:00 Esclusiva TAGiorgio Pesenti a TA: "Atalanta addio? Un trauma, ma poi ho segnato 273 gol"
- 11:59 Calciomercato DeaSuggestione Bellanova-Inter: il domino di mercato si sblocca solo con il ritorno di Palestra?
- 09:45 Inter, l'infermeria non si svuota: Darmian e Acerbi rimandati al 2026, Chivu in emergenza in vista della Dea
- 09:40 "Make Center Field Great Again": la missione a stelle e strisce di Musah
- 09:30 Ranking FIFA, è sempre la Spagna a guidare. Ecco dove si posizione l'Italia
- 09:26 Calciomercato DeaModesto chiama, l'Atalanta risponde: Gyabuaa pronto a riabbracciare il suo "maestro" a Mantova
- 09:15 Roma scatenata, la rivoluzione d'inverno è servita: Zirkzee e Raspadori per l'assalto Champions
- 09:00 Giudice Sportivo, quattro società sanzionate. Cinque calciatori fermati per un turno
- 08:00 Natale in trincea per Palladino: parte il ciclo terribile. Torna Super Mario, difesa ancora in emergenza
- 07:45 L'urlo di Palladino lancia la sfida: dopo l'estasi di Marassi, ecco il trittico della verità
- 07:30 Destini incrociati in Marocco: Lookman e Kossounou, dal ricordo di Abidjan all'incognita per la Dea
- 07:15 ZingoniaZalewski, la scossa di Marassi: da "disperso" a risorsa tattica per il dopo Lookman
- 07:00 Brutta, sporca e cattiva (ma vincente): l'Atalanta scopre l'arte di soffrire. Ora il ciclo della verità
- 06:50 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Giorgio Pesenti, il Peso del gol: "273 reti nei dilettanti, ma tutto è nato a Zingonia con Morfeo. L'Atalanta mi ha insegnato disciplina"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Atalanta, carattere e rosa ampia per risalire la china"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "Muharemovic porta Frattesi"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Napoli Padrone"
- 06:45 PRIMA PAGINA - QS Quotidiano Sportivo: "Lo sceicco Conte Napoli torna super"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Supernapule è"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Atalanta, una partita sporca vinta all’ultimo grazie all’audacia"
- 22:38 Supercoppa Italiana / Napoli-Bologna, le pagelle: Neres dipinge calcio,Lucumi disastroso. Orsolini predica nel deserto
- 22:30 ZingoniaRipresa immediata dopo il blitz di Genova: gruppo diviso e tris di assenti
- 22:25 Napoli, la Supercoppa è azzurra: Conte alza la voce e il trofeo in terra araba
- 22:21 La Supercoppa è la settima meraviglia di De Laurentiis. Su 14 trofei del Napoli
- 22:16 Primavera 1, 17ª giornata / Tre squadre in testa, Atalanta settima -4: risultati e classifica
- 22:15 Primavera, che scivolone: Durmisi e un rigore sbagliato condannano la Dea (0-2). La vetta si allontana
- 22:15 Esclusiva TAPrimavera, le pagelle: Baldo tradisce dal dischetto, Galafassi sprecone. Zanchi evita il tracollo
- 22:15 Napoli, è trionfo in Arabia: Neres abbatte il Bologna, la terza Supercoppa è azzurra
- 22:00 L’urlo di Hien spacca il muro (e la paura): tre punti "sporchi" che svoltano una stagione
- 21:45 Pietro Serina durissimo: "Vittoria fortunata, atteggiamento inaccettabile. Palladino? Ha sbagliato a non osare prima"
- 20:14 Finale Supercoppa Italiana / Napoli-Bologna, le formazioni ufficiali
- 19:41 Musah, la felicità è doppia: "Vittoria di pazienza e gioia da titolare, mi sembrava di essere al debutto"
