Il tacco nel calcio non è solo un gesto tecnico, ma un'espressione di libertà e creatività. Da un semplice movimento a uno strumento di espressione artistica, il tacco continua a incantare e a ispirare, dimostrando come il calcio sia molto più di un semplice sport.

La scorsa settimana, la scena calcistica è stata illuminata da una spettacolare "bicicletta" eseguita da Ngonge del Verona contro Udine. Recentemente, il calcio ha assistito a un'esaltante esibizione di colpi di tacco, con due esempi notevoli: Luis Muriel a Bergamo e Mattia Zaccagni a Verona. Entrambi i giocatori hanno segnato dei gol memorabili, dimostrando una maestria tecnica notevole.

Luis Muriel, giocando per l'Atalanta contro il Milan, ha realizzato un gol decisivo che ha sorpreso tutti. La sua prodezza non è stata solo un lampo di genio istintivo, ma il frutto di una preparazione attenta e di un'abilità tecnica impeccabile. Muriel ha dimostrato una notevole padronanza del pallone, portandoselo avanti e colpendolo con un destro in retromarcia, un gesto che sembra architettato e calcolato, una fusione di intelligenza tattica e talento puro.

IL FASCINO INTRAMONTABILE DEL TACCO
Il calcio ha visto nel tempo l'evolversi di un gesto tecnico tanto affascinante quanto difficile: il colpo di tacco. Da una semplice necessità sul campo a una vera e propria espressione artistica, il tacco si è trasformato in un simbolo di abilità e creatività. Questo articolo esplora come, da un semplice gesto, il tacco sia diventato una firma stilistica dei giocatori più talentuosi.

GLI ANNI '70 E '80: GLI ALBORI DI UN GESTO ICONICO
Negli anni '70 e '80 - approfondisce con uno special focus La Gazzetta dello Sport - il calcio ha assistito a tacchi memorabili che hanno lasciato il segno. Dal tacco volante di Johan Cruijff nel 1973, un precursore degli allungamenti acrobatici, fino al tacco disinvolto di Rabah Madjer nel 1987, ogni giocata ha rappresentato una pagina di storia. Il tacco di Roberto Bettega nel 1971, per esempio, rimane un momento indimenticabile, celebrato dall'allenatore avversario Nereo Rocco.

IL NUOVO MILLENNIO: IL TACCO DIVENTA ARTE MARZIALE
Con l'arrivo del nuovo millennio, il tacco ha preso una nuova direzione, influenzata dalle arti marziali, grazie a giocatori come Zlatan Ibrahimovic. Il suo stile unico ha portato il tacco a nuovi livelli, dimostrando come questo gesto possa essere sia potente che elegante. La sua esecuzione nel 2004 è un esempio di come il tacco possa essere usato in maniera innovativa e sorprendente.

IL TACCO NELLA LETTERATURA: UN OMAGGIO A DI STEFANO
Anche la letteratura ha reso omaggio al tacco, come nel caso di Eduardo Galeano che ha celebrato Alfredo Di Stefano, considerato da molti il più grande giocatore di tutti i tempi. La descrizione di Galeano del gol di Di Stefano nel 1957 illustra perfettamente l'eleganza e la maestria di questo gesto.

Sezione: Altre news / Data: Lun 11 dicembre 2023 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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