C’è stato il lapsus di Cambiaso, difensore bianconero. Robe che capitano. Ha fatto intendere che con Allegri “è stato bello”. Del resto stiamo parlando del segreto di Pulcinella. La Juve finirà nelle mani di Thiago Motta su espressa richiesta di Giuntoli. C’è chi rispetto a questa cosa - e per continuare la sua crociata allegriana – ha già iniziato a dare addosso al dirigente juventino, colpevole di… boh, non saprei neppure di cosa. La verità è che i bianconeri, giustamente, proveranno a rinnovare passando da un’idea di calcio diversa e da pochi ma funzionalissimi rinforzi sul mercato. Un grande centrocampista, Calafiori (espressa richiesta del futuro tecnico), da un utilizzo più “intensivo” di Yildiz e pure di Soulé, possibile rientrante. Non è una soluzione in grado di garantire risultati, ma un tentativo va fatto e pare parecchio intelligente.
E Allegri? Non faticherà a trovare un’altra panchina. “Da subito?”. Da subito…
E, a proposito di panchine, procediamo con il conteggio dei “DeLa allenatori” tra Napoli e Bari. Napoli: Calzona ha preso il posto di Mazzarri, che ha preso il posto di Garcia, che ha preso il posto di Spalletti. Bari: Fede Giampaolo (fratello di...) ha preso il posto di Iachini, che ha preso il posto di Marino, che ha preso il posto di Mignani. In totale fanno 7 allenatori stagionali a libro paga per la famiglia De Laurentiis che quest’anno ci ha capito poco quanto a “guide tecniche”, ma di sicuro merita il cavalierato al lavoro per la sua lotta alla disoccupazione.
Prossimo tecnico alle dipendenze di Aurelio? Conte resta la prima scelta ma solo se accetterà entro un paio di settimane, viceversa, tutto è possibile, anche che si debba tornare al secondo capoverso di questa articolessa.
Il buon Pioli si gioca tutto tra domani e lunedì, lo hanno scritto tutti. Dice il precisino: “Non si giudica un allenatore per due sole partite”. Ed è vero, però è giusto che si dia un peso ai risultati stagionali. Un Milan che arriva in fondo all’Europa League è un Milan che dimostra carattere e capacità, un Milan che si arrende alla Roma è destinato a far crollare anche gli ultimi sostenitori del tecnico di Parma.
Pioli è bravissimo, sentite ammé, ma il qui presente pelatissimo è altresì convinto che per il bene del tecnico e quello del Diavolo sia giunto il momento della separazione. Immaginate cosa accadrebbe al primo pareggio della prossima stagione. Ecco, appunto.
In attacco il Diavolo ha già puntato Zirkzee, non siamo alla fase delle firme sul contratto, per carità, ma la preferenza è stabilita e il giocatore ha già strizzato l’occhio di rimando. Si tratta solo di trovare la quadra dal punto di vista del grano, cosa non semplice ma neppure così impossibile.
Ci tengo a dire poche alte cose.
- Una riguarda l’Inter di Inzaghi. C’è chi ha fatto la pernacchietta al tecnico per aver smarrito la possibilità di battere il record di punti in Serie A. Ci sta, ci mancherebbe. Dopodiché la questione numerica è importante come un ghiacciolo al Polo Nord. “E allora cos’è importante?”. Beh, per esempio provate a pensare alla stagione di tal Bastoni Alessandro, professione difensore. L’annata di cotanto giocatore verrà ricordata per quello che ha fatto dalla metà campo in su o per quello che ha fatto dalla metà campo in giù? Io credo la prima. Questa cosa non vale un record, per carità, ma dice tantissimo del lavoro di campo fatto dal tecnico nerazzurro.
- Pairetto è stato davvero bravo. E, credetemi, una frase del genere pensavo non rientrasse nelle mie sinapsi, ma è andata davvero così. La gestione della “criticità” di Udine non era affatto banale. Lui, insieme ai protagonisti della vicenda, ha fatto le cose per bene. Gli spettatori hanno fatto il resto. Una situazione che poteva risultare drammatica (e per fortuna è finita bene) si è trasformata in una bella pagina per il nostro maltrattatissimo calcio tricolore.
- Attenti al Como, secondo in Serie B. Al momento è difficile stabilire se il club della famiglia Hartono (Indonesia) riuscirà a salire in Serie A ma, dovesse farcela, è destinato a restarci a lungo. La proprietà è solida, ricca, saggia, paziente e se ne fotte delle logiche di quartiere del nostro calcio condominiale. E qui mi fermo.
- C’è chi ipotizza tensioni per il derby di lunedì, quello che può valere lo scudetto. Ma la verità è che Milano da questo punto di vista ha sempre dato il buon esempio. E non si capisce perché improvvisamente dovrebbe smettere di usare il buonsenso.
Chiudiamo con i match di Champions di ieri sera che fanno il paio con i quattro della settimana scorsa. Queste partite possono piacere agli amanti della tattica e della “logica di campo”? Certo che no, sembravano tutte vere e proprie partita alla PlayStation.
Ma il punto è esattamente questo: il calcio sta andando verso il puro intrattenimento, una serie di highlights continui, un tacito accordo tra squadre ad altissimo livello per cercare di non annoiare il pubblico che altrimenti… scappa.
È questo “vero calcio”? Forse no (e un filo di “accortezza tattica” non guasterebbe…), ma il processo appare irreversibile.
E dopo questa ennesima botta di ottimismo, porgo cordiali saluti.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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