Il derby milanese con più scarto della storia è stato firmato da un Carneade: Gianni Comandini. Chi era costui? Oddio, forse non era proprio l'attaccante meno conosciuto dei primi anni duemila, visto che era arrivato al Milan con ottime credenziali. Miglior marcatore della Serie B con la maglia del Vicenza - portato alla riconquista della Serie A dopo una retrocessione disgraziata - viene acquistato per circa 20 miliardi di lire, una cifra alta per i tempi, soprattutto per chi arrivava dalla cadetteria. Forse convinti di avere acquistato il nuovo Pippo Inzaghi (quello vero arriverà solamente l'anno dopo) andava a completare il reparto con Andriy Shevchenko, José Mari e Olivier Bierhoff.

Comandini visse un giorno solo, di Serie A, come le rose cantate da De André. Maggio 2001, segna una doppietta in pochissimi minuti all'Inter, nel derby più conosciuto di quegli anni. 0-6, una forbice mai più rivista - e difficile da rivedere - con i gol anche di Giunti, Shevchenko (due) e il sigillo finale di uno scatenato Serginho, davvero imprendibile con tre assist al suo attivo oltre al gol. Per Comandini, romagnolo di nascita, uno squillo anche contro la Dinamo Zagabria, nel 3-1 di Champions League. Totale: diciotto presenze e tre gol.

Magari un campanello d'allarme poteva arrivare anche a Bergamo, ma la voglia di arrivare in Europa del fu presidente Ruggeri ebbe la meglio. Comandini andò all'Atalanta per 30 miliardi, acquisto più caro della storia nerazzurra. Quasi sempre titolare, quattro gol. Da lì in poi si immalinconisce, l'anno successivo ne fa solo tre e fa parte del gruppo che retrocede in B. Poi Genoa, ancora Atalanta e infine Ternana, con gli infortuni che non gli lasciano mai tregua. A ventinove anni saluterà il calcio con 234 presenze e 70 gol: nelle ultime cinque stagioni di carriera ne segnò solo 15. Comandini compie oggi 46 anni.

Sezione: Auguri a... / Data: Gio 18 maggio 2023 alle 15:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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