L’addio imminente di Mateo Retegui, pronto a firmare per l’Al-Qadsiah in Arabia Saudita per una cifra complessiva di 68 milioni di euro, apre ufficialmente il capitolo della sua successione all’Atalanta. Un’eredità pesante: il capocannoniere della Serie A lascia Bergamo dopo aver garantito ben 25 gol nell'ultima stagione, imponendosi come il terminale offensivo ideale per gioco e caratteristiche fisiche. La dirigenza bergamasca si guarda attorno con attenzione, valutando tre profili molto diversi tra loro: Lorenzo Lucca (Udinese), Evan Ferguson (Brighton) e Georges Mikautadze (Lione).

LORENZO LUCCA: IL GIGANTE D’AREA – Alto due metri, il centravanti dell’Udinese è un classico numero nove che vive prevalentemente in area di rigore. Eccezionale nel gioco aereo e negli appoggi di sponda, Lucca differisce da Retegui soprattutto per mobilità e capacità di attaccare la profondità. Meno dinamico rispetto all’italo-argentino, l'ex Pisa sarebbe la soluzione ideale contro squadre chiuse e in situazioni in cui il gioco fisico può fare la differenza, ma potrebbe risentire della richiesta di pressing alto e intensità tipiche della filosofia bergamasca.

EVAN FERGUSON: POTENZA E CLASSE – Il giovane irlandese, appena ventunenne, ha stupito in Premier League per la sua capacità di combinare potenza fisica e qualità tecnica. Rispetto a Retegui partecipa molto di più alla manovra offensiva, prediligendo il dialogo con i compagni e la costruzione del gioco anche da seconda punta. Proprio questa versatilità lo rende perfetto per il calcio intenso e aggressivo che Ivan Juric sta cercando di portare avanti nel segno della continuità con Gasperini. Tuttavia, la giovane età potrebbe richiedere un tempo di adattamento più lungo.

GEORGES MIKAUTADZE: FANTASIA E DRIBBLING – Il georgiano del Lione è il profilo che si discosta maggiormente da Retegui. Alto solo 1,75, Mikautadze non è una punta classica, bensì un attaccante esterno che ama partire largo per poi accentrarsi e puntare la porta. Tecnicamente dotato, veloce e abile nel dribbling, potrebbe portare all’attacco nerazzurro maggiore fantasia e imprevedibilità. Al tempo stesso, però, le sue caratteristiche lo renderebbero meno adatto a sostenere da solo il peso offensivo della squadra in un sistema basato su pressing e fisicità.

QUAL È IL PROFILO IDEALE PER L’ATALANTA? – La decisione finale dei bergamaschi sarà fondamentale per definire l’identità del futuro attacco. Se l’obiettivo fosse la continuità, Ferguson sarebbe la scelta migliore per completezza e adattabilità tattica, combinando caratteristiche offensive e partecipazione al gioco. Lucca potrebbe essere una soluzione mirata a situazioni specifiche, mentre Mikautadze rappresenterebbe una svolata più creativa, forse rischiosa ma sicuramente intrigante.

Tutto dipenderà da quale strada Juric e la società vorranno intraprendere: restare fedeli alla tradizione recente o innovare con un volto nuovo e più tecnico. L’estate nerazzurra, insomma, promette scintille.

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Sezione: Calciomercato / Data: Ven 11 luglio 2025 alle 10:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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