Giovane non è più giovane. Veloce non è più veloce. Però Zlatan Ibrahimovic è il trascinatore che il Milan doveva trovare, sia tecnicamente che caratterialmente. Il primo tempo rossonero non è un caso, perché Calhanoglu, Rebic e Castillejo hanno dato una grande mano al centravanti rossonero, ma hanno anche meno pressioni di dover dimostrare. Ibra non deve farlo, si è ripreso la maglia con umiltà, sapendo che non potrà essere il giocatore devastante di dieci anni fa. Ma che può essere comunque l'allenatore in campo.

QUALE È L'OBIETTIVO? Perché ora il problema può essere questo. L'Atalanta è molto lontana, a causa di un inizio zoppicante, mentre il sesto posto è certamente raggiungibile. Nella sua prima intervista dal ritorno in Italia aveva detto di dovere dare una mano. Certo, forse servirebbe un altro numero nove perché se prende una influenza saranno problemi. Ma la sua impronta è già talmente importante che sembra quasi impossibile farne senza. Come se fosse chi comanda tutto.

Sezione: Calciomercato / Data: Lun 10 febbraio 2020 alle 01:33
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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