Potrebbe sembrare incredibile, ma di fatto è solamente qualcosa di già visto. Nella finale di Lisbona, nello stadio del Benfica, era stato Sergio Ramos a salvare il Real Madrid a quaranta secondi dalla fine. Stavolta è Rodrygo, in un minuto, a mandare ai supplementari la sfida contro il Manchester City, Benzema poi a scrivere la storia. I Blancos sono in finale con il Liverpool grazie ai gol del brasiliano e al guizzo del francese, bravissimo a bruciare Ruben Dias al novantacinquesimo, prendendo il rigore e poi calciandolo all'angolino. Finisce 3-1 per un'impresa incredibile: diciassettesima finale nella sua storia per il Real Madrid.
Ed è incredibile pensare che, in realtà, è stato il Manchester City a meritare il passaggio del turno, sia all'andata che al ritorno. Peccato che la squadra di Ancelotti non è mai morta, riesce a pescare dal grimorio le energie residue per ribaltare una partita persa al novantesimo, poi vinta con la forza dei nervi e dell'inerzia. Sarà quindi un replay della finale del 2018, quando Bale aveva deciso Real Madrid-Liverpool con due gol, uno addirittura in rovesciata.
Primo tempo meno divertente dell'andata, perché se da una parte Vinicius e Benzema hanno pericolosità, tutto il potenziale rimane sulla carta, con zero parate da parte di un Ederson che perde un pelo troppo tempo. Dall'altra parte invece Courtois deve mettere i guantoni su un gran tiro di Bernardo Silva, abbastanza simile al gol che ha dato il (momentaneo) 4-2 dell'andata, chiudendo però sul proprio palo a differenza della circostanza precedente. Poi un tiro al volo di Foden lo trova nel giusto tuffo. Il Real Madrid non cerca l'arrembaggio all'arma bianca, dopo la partenza lanciata, mentre il Manchester City sbaglia le ripartenze che possono diventare molto pericolose. Così lo 0-0 del primo tempo, di fatto, è la giusta fotografia di quanto visto, con gli inglesi che forse possono recriminare per qualche occasione sbagliata di troppo.
Dopo dieci secondi della ripresa qualcosa cambia: Carvajal viene pescato da un lancio lungo, bucando la fascia di Joao Cancelo, con il centro che arriva sui piedi di Vinicius. Da due passi il brasiliano sbaglia incredibilmente. Diversamente rispetto al primo tempo il Real Madrid pigia sull'acceleratore cercando il gol per rimettere le cose in parità. All'ora di gioco il grande assente è Karim Benzema, perché Vinicius continua a strappare in velocità, senza però trovare la zampata giusta. Anzi, qualche errorino di troppo nel momento di stoppare il pallone. Il City tiene e non subisce più di tanto l'iniziativa dei nuovi Campioni di Spagna, con il baricentro alto ma evitando di rischiare.
Così nel momento di tranquillità, Guardiola pesca il jolly dalla panchina. Gundogan fa partire l'azione dell'1-0, tagliando a fette la retroguardia con il suggerimento per Bernardo Silva. Il portoghese arriva fino al limite dell'area e serve Mahrez che, sul primo palo, manda sotto l'incrocio. L'1-0 cerca di smuovere Ancelotti, inserendo Asensio, Rodrygo e Camavinga, cercando l'attacco a quattro. Il Real però fa fatica, mentre il City rimane compatto e chiude tutte le possibili vie d'attacco. Nel finale Grealish, per ben due volte, va vicino al raddoppio: prima è Mendy sulla riga a salvare, poi Courtois con un intervento da campione. Sembrerebbe tutto finito, poi arriva Rodrygo: tocco da un passo, poi colpo di testa, in un fazzoletto di tempo è 2-1 e si va ai supplementari. Quelli poi decisi da Benzema e Courtois, con gol e parate. Quella su Foden, del belga, è un piccolo miracolo. Come segnare due gol al novantesimo, oppure a quaranta secondi dalla fine.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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