Un allenatore sereno, lucido e consapevole. Alla vigilia della sfida di Champions League al “Vélodrome” contro l’Olympique Marsiglia, Ivan Juric sceglie la calma come arma. Niente allarmi, niente polemiche: l’Atalanta deve solo ritrovare brillantezza, ma il percorso resta solido. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
OTTIMISMO E IDENTITÀ – Juric apre la conferenza con un messaggio chiaro ai tifosi: «Il pubblico bergamasco deve essere ottimista. Abbiamo fatto benissimo fino a Udine, offrendo grandi prestazioni. Nel calcio ci sono tante componenti e a volte non riesci a vincere, ma la squadra ha espresso un gioco di livello. A Udine c’è stato un calo, ma dopo 10-12 partite di grande intensità ci può stare».
LA RISPOSTA CHE SERVE – L’allenatore croato spiega come ha gestito il gruppo dopo il ko friulano: «Ho chiesto ai ragazzi di ripartire da quanto di buono hanno fatto. Non siamo stati fortunati, ma dobbiamo solo evitare di ripetere quella prestazione sul piano mentale e fisico. Con tutti gli impegni che abbiamo, un passo falso può capitare, ma la squadra è viva».
FIDUCIA SOCIETARIA – Nessuna ombra, nessuna tensione con la dirigenza: «Non c’è bisogno di rassicurazioni da parte di Percassi, perché non c’è alcuna frattura. Con la società parliamo ogni giorno e tutto procede normalmente. Si cerca di creare un caso che non esiste: abbiamo giocato bene, ma raccolto meno di quanto meritassimo».
DE ZERBI E IL MARSIGLIA – Inevitabile il confronto con il collega bresciano, che alla vigilia aveva espresso grande rispetto per la Dea. Juric ricambia con sincerità: «Roberto è un grande allenatore e una persona perbene. Lo stimo molto. In Francia sta crescendo, soprattutto nella fase difensiva, e affronta le squadre aggressive in modo diverso. Il suo Marsiglia ha grandissimi talenti offensivi e al “Vélodrome” sono ancora più tosti e agguerriti».
SULLA PRESUNTA “CRISI” – «Basta guardare le partite – replica Juric –. Contro Lazio e Milan abbiamo giocato benissimo. Poi ogni sfida ha la sua storia. Non esiste nessuna crisi: l’Atalanta è viva, e domani lo dimostreremo».
SUI GIOVANI E SUI LEADER – Il tecnico mostra orgoglio per la crescita del gruppo: «Abbiamo sei o sette giocatori giovani che voglio far diventare punti fermi del futuro. La società ci mette nelle condizioni ideali per lavorare. La vivo bene, con serenità».
SULLE VOCI E SULLA CRESCITA DELLA SQUADRA – Juric respinge con decisione ogni allusione a una squadra in difficoltà: «Non condivido certe analisi. Abbiamo disputato partite di livello, e guardando dati e statistiche si vede chiaramente quanto abbiamo prodotto rispetto agli avversari. Solo a Udine non mi è piaciuto l’atteggiamento complessivo, ma nelle altre gare la squadra ha sempre giocato bene. Ci è mancato soltanto il risultato».
SU PASALIC – Il tecnico croato ha speso parole di grande stima per il suo numero 8: «Mario è un giocatore intelligente, capace di interpretare più ruoli. Contro il Milan ha annullato Modric e dato un contributo enorme in entrambe le fasi. Poi può capitare la giornata storta, ma per lui si tratta di un episodio isolato. È una certezza di questa squadra».
SUL SUO CARATTERE – Un sorriso quando gli chiedono del suo atteggiamento: «A volte sono duro, altre felice. Mi sento bene e vedo la squadra in salute. Cercherò di essere più leggero, come Allegri: lui è sempre perfetto».
SUL CONFRONTO CON GASPERINI – «Non mi pesa. Gasp ha fatto cose straordinarie e per me è amore calcistico totale. Sapevo che le aspettative erano alte, ma non sono preoccupato finché la squadra gioca così».
SU AHANOR, BERNASCONI E DE ROON – «Sono soddisfatto dei giovani, stanno crescendo partita dopo partita. Valuteremo domani le scelte. De Roon sta meglio, non è ancora al 100%, ma è pronto. Lo stesso vale per tutta la squadra».
OBIETTIVO MARSIGLIA – Juric chiude con pragmatismo: «Non è una gara decisiva, ma certamente un passo importante. Dobbiamo fare punti e giocare come sappiamo. Non è una questione di “riscatto”, ma di continuità: serve una prestazione buona, come nelle nostre migliori partite».
SUL “DERBY” DI DE ZERBI – Juric ha commentato con equilibrio la particolare sfida personale del tecnico avversario: «So bene che tra Brescia e Bergamo c’è una rivalità forte e radicata. È normale che per Roberto questa partita abbia un sapore diverso rispetto alle altre. La sentirà di più, ed è comprensibile».
SU KOLASINAC – Il tecnico croato ha poi aggiornato sulle condizioni del difensore bosniaco: «Kolasinac sta migliorando giorno dopo giorno. L’ho convocato perché ha un grande carattere e può dare un contributo anche solo con la sua presenza, ma sul piano fisico serve ancora un po’ di pazienza. Le prossime due settimane saranno decisive per riportarlo al meglio».
Una conferenza limpida, senza retorica e con il tono di chi sa di avere ancora la fiducia piena dell’ambiente. A Marsiglia, Juric si gioca una partita importante, ma non la sua panchina: la Dea resta dalla sua parte, pronta a seguirlo nella notte europea.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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