Luglio sta finendo, agosto si avvicina, e Ademola Lookman continua ad allenarsi a Zingonia con la testa a Milano. L'Atalanta sa perfettamente cosa significa gestire un talento scontento, e lo sa anche l'Inter, che proprio per questo dovrebbe evitare di ripetere l’errore commesso con Koopmeiners un'estate fa: un tira e molla che alla fine accontentò tutti solo sulla carta, lasciando l'olandese lontano dal campo per mesi, impegnato più con i preparatori atletici che con i difensori avversari.

Con Lookman la situazione è simile, ma il contesto è ancora più delicato. Quest’anno c’è il Mondiale alle porte, un appuntamento che nessun giocatore con ambizioni può permettersi di sottovalutare. Il nigeriano vuole fare il salto, vuole approdare a San Siro per giocare al fianco di Lautaro Martinez e Thuram, per formare un tridente da sogno e, certamente, per raddoppiare un ingaggio oggi inferiore al suo reale valore. Il rischio, però, è quello di trasformare un sogno in un incubo fatto di incomprensioni, ansie e aspettative deluse.

L’Inter ha tutte le intenzioni di alzare l’offerta iniziale, lo farà certamente nei prossimi giorni. Eppure, il tempo passa e lascia spazio a scenari poco rassicuranti, con l’Atletico Madrid pronto a inserirsi nella trattativa. Sarebbe uno smacco per Marotta e Ausilio, che da settimane tengono in caldo il giocatore con promesse allettanti. Sarebbe anche un pericolo enorme per il ragazzo, che potrebbe ritrovarsi nel limbo di un mercato eterno, rischiando di compromettere una preparazione già delicata.

Ecco perché serve chiarezza, e subito. L’Atalanta ha dimostrato di saper gestire le cessioni importanti senza piegarsi ai capricci delle stelle di turno. L’Inter, dal canto suo, non può permettersi tentennamenti se vuole regalare a Chivu il tassello mancante di un puzzle offensivo di prim'ordine. La strategia è chiara a entrambi i club, ma nessuno vuole cedere troppo presto, con la consapevolezza che c’è una linea sottile fra una trattativa intelligente e una che può diventare tossica.

Lookman, in tutto questo, è la figura più delicata. Finora si è comportato con rispetto, ha espresso il desiderio di cambiare squadra senza rompere con un club che lo ha valorizzato. Ma la pazienza di un giocatore è spesso breve, specie quando è stimolato da offerte economiche e prospettive di carriera ben più prestigiose.

La sensazione è che si stia giocando con il fuoco: aspettare troppo potrebbe significare perdere tutto, trasformando un'estate calda di speranze e promesse in una stagione di rimpianti e occasioni sprecate. Perché il mercato non aspetta, e il calcio ancora meno.

Sezione: Copertina / Data: Sab 26 luglio 2025 alle 11:38
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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